La Rivista | nº 10 Ottobre 2020
Preliminare di compravendita: la differenza tra termine essenziale e semplice
QUESITI & RISPOSTE
Tizio, promittente venditore, e Caio, promissario acquirente, stipulano un contratto preliminare di compravendita di terreno agricolo indicando genericamente che le parti dovranno impegnarsi a rogitare entro e non oltre novanta giorni decorrenti dalla sottoscrizione del predetto atto.
Decorso inutilmente tale termine senza che Caio addivenga alla stipula del rogito, Tizio decide di inviargli una raccomandata A/R dichiarando con la stessa risolto il contratto per suo grave inadempimento. Ne nasce una controversia in sede giudiziale dal momento che Caio contesta l’avvenuta risoluzione del contratto per inadempimento non dovendo il termine di novanta giorni dalla sottoscrizione del preliminare di compravendita essere considerato essenziale.
Quando un termine indicato in contratto può considerarsi essenziale e quali possono essere i rimedi esperibili da Tizio nel caso di inerzia di parte promissaria acquirente alla stipula del rogito?