La Rivista | nº 01 Gennaio 2023
Tante le novità dall’Assemblea generale dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV)
di Giordano Zinzani, enologo, esperto di legislazione vitivinicola
Il 43° Congresso Mondiale della Vigna e del Vino e la 20a Assemblea Generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) si sono svolti dal 31 ottobre al 4 novembre scorsi a Ensenada in Messico.
Produzione mondiale di vino
L’appuntamento è stato anche l’occasione per fare il punto sulla produzione mondiale di vino.
Sulla base delle informazioni raccolte, su ventinove paesi che rappresentavano nel 2021 il 91% della produzione mondiale, la produzione di vino nel 2022 (esclusi i succhi e mosti) è stimata tra 257,5 e 262,3 milioni di ettolitri (hl), con una stima media di 259,9 Mio hl. Si può considerare il volume di produzione di vino del 2022 leggermente al di sotto della sua media di 20 anni e sembra essere diminuito dell’1% rispetto al 2021. Ciò è dovuto a un volume di raccolto superiore alle attese in Europa (nonostante la siccità e le ondate di caldo durante la primavera e l’estate) e il livello produttivo medio registrato nell’ Emisfero Sud e negli Stati Uniti. Nel complesso, nel 2022 il secco e condizioni di caldo osservate in diverse regioni del mondo hanno portato a raccolti precoci e volumi medi, ci si attende comunque una buona qualità complessiva.

Come mostra la figura 1, la produzione mondiale di vino è stabile circa 260 Mio hl per quattro anni consecutivi. Si segnala, tuttavia, che i dati relativi al 2022, devono essere presi con cautela in quanto ci sono ancora grandi paesi come la Cina e la Russia per i quali le informazioni non sono ancora disponibili. Inoltre, l’elevata volatilità della produzione, volumi osservati negli ultimi anni a livello regionale rende l’esercizio di previsione ancora più difficile.