Il Ministero dello sviluppo economico, con decreto direttoriale n. 1338 del 28 gennaio 2019, ha disposto la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi previsti dalla c.d. “legge Sabatini” a decorrere dal 7 febbraio 2019.
Le risorse stanziate per la misura, così come integrate dalla Legge di Bilancio, ammontano a 480 milioni di euro. Infatti, la Legge di Bilancio 2019 al comma 200 dell’articolo 1 ha stanziato per questa misura:
- 48 milioni di euro per l’anno 2019;
- 96 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2020 al 2023;
- 48 milioni di euro per l’anno 2024.
Salve anche le prenotazioni pervenute entro il 4 dicembre 2018
Con un decreto specifico il MISE ha previsto l’accoglimento delle domande di prenotazione pervenute nel mese di dicembre 2018, precedentemente non accolte, anche in misura parziale, per esaurimento delle risorse disponibili (vedi elenco).
L’accoglimento di dette prenotazioni non richiederà un ulteriore invio da parte delle banche.
Le domande inviate dalle imprese alle banche o agli intermediari finanziari entro il 4 dicembre 2018 possono essere oggetto di prenotazione da parte dei medesimi istituti a partire dal 1° febbraio 2019.
Soggetti interessati e agevolazioni
Ricordiamo che l’accesso ai benefici della Sabatini è ammesso a tutti i settori produttivi, compresa l’agricoltura e la pesca. In particolare, rientrano tra i soggetti ammessi le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
- hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.
La misura consente di ottenere la concessione di finanziamenti per sostenere gli investimenti per nuovi impianti, beni strumentali e software. I beni devono avere una propria autonomia funzionale e devono essere correlati all’attività produttiva dell’impresa.
L’investimento potrà essere completamente coperto dal finanziamento bancario o da leasing e potrà essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le PMI” fino all’80 percento del finanziamento stesso.
Gli importi finanziabili vanno da un minimo di 20 mila euro a 2 milioni di euro e la durata dei finanziamenti non può essere superiore a 5 anni.
In via generale, il contributo del Ministero dello sviluppo economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
Modalità di presentazione delle domande
Le imprese interessate, al fine della presentazione della domanda, dovranno scaricare e compilare in formato elettronico il modulo di domanda disponibile sul sito del MISE. Il documento dovrà essere verificato, “chiuso” e, apposta la firma digitale, dovrà essere inviato, esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all'indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento.
Come detto in premessa, le domande di agevolazione presentate lo scorso 4 dicembre ma non incluse in tempo in una richiesta di prenotazione delle risorse inviata al MISE, avranno una corsia preferenziale e dovranno essere presentate dal prossimo 1° febbraio.
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