Dopo che, lo scorso anno, l’agricoltura era rimasta ai margini della discussione della formazione della Finanziaria, pare che il cammino verso la Legge di Bilancio 2020 coinvolgerà in maniera decisamente più importante l’intero comparto agricolo.
Stando a quanto annunciato Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, oltre alla Legge di Bilancio è in cantiere anche un collegato sull’agricoltura, che si occuperà di alcune materie specifiche e di semplificazioni amministrative.
Confermato l’impegno per il taglio IRPEF e il bonus verde
Tra gli impegni che il Governo sembra intenzionato a portare avanti vi è la proroga delle esenzioni IRPEF introdotta dall’articolo 1, comma 44, della L. 232/2016.
La Legge di Bilancio 2017 aveva infatti stabilito che, per gli anni 2017, 2018 e 2019, i redditi dominicali e agrari non avrebbero concorso alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola.
Secondo quanto comunicato, l’intenzione è quella di prorogare il provvedimento anche per il 2020 all’interno della prossima legge di Bilancio: resta però da vedere se, in una manovra in cui si preannunciano diversi tagli alle agevolazioni fiscali e non solo, tale beneficio riuscirà a passare indenne.
Un’altra misura che potrebbe essere prorogata è il cosiddetto “Bonus verde”, introdotto con la Legge di Bilancio 2018 con l’intento di agevolare, con una detrazione fiscale pari al 36%, le spese sostenute per interventi relativi al verde privato.
I temi del collegato agricolo
Quanto all’annunciato collegato agricolo, c’è da dire che si tratta di un provvedimento ancora tutto da scrivere e il cui scopo principale, secondo quanto affermato dal Ministro, sembra quello di snellire e velocizzare la burocrazia che attanaglia le imprese del settore primario.
Inoltre, il documento dovrebbe prevedere anche misure per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio paesaggistico e produttivo del Paese. Pertanto, dal provvedimento si attendono previsioni volte ad incentivare le buone pratiche agronomiche e la valorizzazione della diversità dei territori, nonché il contenimento del consumo del suolo.
Il Ministro ha poi posto l’attenzione sull’importanza di tutelare le produzioni di qualità e finanziare la ricerca.
Tra i punti che il Ministero sembra voler mettere sotto la lente di ingrandimento ci sono la lotta al caporalato, le condizioni dei lavoratori agricoli e la sleale concorrenza.
Per incentivare la lotta a i cambiamenti climatici, si sta ragionando su un potenziamento degli strumenti di investimento e delle risorse dedicate alle infrastrutture irrigue, nonché la promozione di misure volte al contenimento del dissesto idrogeologico e dell’agricoltura di precisione.
Per quanto riguarda il mercato, invece, vi è l’intenzione di aggregare i produttori e promuovere ulteriormente lo sviluppo delle filiere, le quali dovrebbero garantire un processo più trasparente sia per la tracciabilità dei prodotti e sia per la fissazione dei prezzi.
Tra le altre misure oggetto di studio vi è quella di una sempre più diffusa distribuzione di cibi biologici nelle mense scolastiche.
Insomma: c’è tanta carne al fuoco e, quindi, l’iter di formazione della Legge di Bilancio 2020 dovrà essere seguito con grande attenzione per tutti gli operatori del settore agricolo.
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