Il Documento programmatico di Bilancio 2020, nell’ambito della misura “revisione delle tax expenditures“ prevede, al punto d), la riduzione delle esenzioni per i buoni pasto cartacei e aumenta quelle inerenti i ticket elettronici.
Ricordiamo che la detassazione e decontribuzione dei buoni pasto, nasce dal fatto che, dietro l’erogazione del buono pasto, si cela sempre un servizio di mensa che non viene erogato direttamente dal datore di lavoro.
Pur trattandosi di un fringe benefit, tale forma di erogazione di denaro al dipendente è regolamentata dall’art. 51 del TUIR, comma c), che ne stabilisce appunto la non tassabilità in capo al dipendente.
La Manovra 2020 interviene su questo fronte con l’intento di promuovere l’utilizzo e la diffusione dei buoni pasto elettronici, con l’introduzione di alcune nuove previsioni.
Buoni pasto cartacei
Attualmente i buoni pasto cartacei sono deducibili dai soggetti IRES (persone giuridiche) fino all’importo di euro 5,29 giornalieri e, fino a tale cifra, non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente, come previsto dal comma c) dell’art. 51 del TUIR.
Le ditte individuali e i lavoratori autonomi possono dedurre fino al 75% di tali spese sostenute. Per i liberi professionisti il limite del 75%, però, non deve superare però il 2% del fatturato.
A far data dal 2020 l’importo deducibile dai datori di lavoro e detassato in capo ai dipendenti si riduce da 5,29 euro giornalieri a 4 euro.
Buoni pasto in formato elettronico
La Legge di Stabilità 2015 ha elevato a € 7 giornalieri, a partire dal 01/07/2015, la soglia di deducibilità per le imposte dirette dal reddito dei dipendenti che ricevono tali buoni. Tale previsione vale solo per i buoni pasto erogati in formato elettronico.
Anche in questo caso, la deducibilità per i soggetti IRES è pari al 100% ai fini delle imposte sui redditi, mentre per le ditte individuali e i lavoratori autonomi restano le previsioni indicate sopra.
La Manovra 2020 premia invece questo tipo di buono pasto portando la detraibilità e la detassazione dagli attuali 7 euro fino a 8 euro giornalieri.
È evidente l’intenzione della Manovra di favorire l’utilizzo della moneta elettronica e di tutti i sistemi di pagamento elettronici.
Incidenza sul calcolo dei contributi.
Rimanendo invariata la restante normativa, i buoni pasto, anche se erogati con i nuovi importi, non concorrono alla base imponibile per il calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali poiché costituiscono un “servizio sostitutivo di mensa“.
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