Il 31 ottobre, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha approvato la Delibera 443/2019/R/rif che definisce i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento per il periodo 2018-2021, adottando il Metodo Tariffario per il servizio integrato di gestione dei Rifiuti (MTR).
Questo è quanto segnalato dall’ANCI Lombardia, con la circolare 345 del 12 novembre 2019, la quale ha dichiarato che, purtroppo, nell’approvare il testo normativo, ARERA non ha tenuto conto di gran parte delle considerazioni espresse in sede di consultazione da ANCI nazionale e IFEL.
Le tematiche dibattute vertono su due punti:
- le tempistiche di attuazione del nuovo sistema tariffario;
- gli eventuali effetti distorsivi della nuova tariffa.
Sul primo punto, viene segnalato che l’entrata in vigore del MTR è prevista per il 2020, e ciò metterà sicuramente in crisi i Comuni che dovranno far fronte, in tempi brevissimi, a tutta una serie di questioni irrisolte.
Si pensi, per esempio, che i conguagli, che dovranno essere fatti per il 2018 e 2019, potranno determinare rettifiche, per i vari utenti, le quali andranno, inevitabilmente, ad incidere sul bilancio comunale.
Inoltre, se l’attuazione del nuovo metodo di determinazione della TARI è previsto già per il 2020, significa che i Comuni dovranno approvare la relativa delibera entro il 31 dicembre 2019 e che, quindi, entro il 15 novembre si sarebbero già dovuti approvare gli schemi di bilancio con delibera di giunta.
Si aggiunga anche un’ulteriore problematica sulla tempistica dovuta al fatto che, in tempi così rapidi, sarà quasi impossibile che ARERA riesca a dare l’autorizzazione definitiva a 8.000 piani finanziari presentati dai Comuni.
Attenzione, però, in quanto un semplice slittamento in avanti dei tempi di attuazione del MTR non risolverà tutti i problemi: sarà infatti opportuno operare modifiche al contenuto del D.P.R. 158/1999, in particolare per quello che riguarda i coefficienti di produttività dei rifiuti.
Inoltre, ANCI Lombardia evidenzia che alcuni effetti distorsivi della nuova tariffa possano penalizzare i Comuni virtuosi in materia di raccolta rifiuti.
Proprio a fronte di tutte queste problematiche di non poco conto, l’Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali ha richiesto misure per posticipare al 2021 l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario, in modo da avere la possibilità di far fronte alle varie criticità.
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