Gli incentivi introdotti e riconfermati dalla Legge di Bilancio 2020, per il settore dell’agricoltura, hanno tutti lo scopo di sostenere lo sviluppo del settore primario e perseguire un concetto di economia sostenibile.
A tal proposito, nel pacchetto di norme introdotte per il sostegno del mondo agricolo, vi è la previsione di un fondo di nove milioni, da suddividere nel biennio 2020-2021, destinato all’agricoltura biologica.
Tale dotazione è stata introdotta dal comma 522, articolo 1, della L. 160/2019 che stabilisce che “al fine di dare attuazione a interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica e di ogni attività a queste connessa, nello stato di previsione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali è istituito un fondo denominato «Fondo per l'agricoltura biologica» […]”.
La norma specifica, inoltre, che le somme messe a disposizione dallo Stato ammontano rispettivamente a quattro milioni per il 2020 e a cinque milioni a decorrere dal 2021.
Il corretto funzionamento della disposizione e le regole attuative degli interventi previsti non sono ancora stati definiti, pertanto si dovranno attendere appositi provvedimenti normativi.
Nell’ambito dell’economia sostenibile, si ricorda che lo Stato italiano, al fine di dare attuazione a interventi a favore delle forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale, ha sposato il progetto “Green Deal Europeo” lanciato dall’Unione Europea.
L’UE ha infatti previsto investimenti per mille miliardi di euro nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso verde a livello comunitario, con lo scopo di trasformare la UE in un’unione di Stati a zero emissioni entro il 2050.
Anche per il New Deal, però, mancano le disposizioni attuative, anche se la Commissione si è impegnata a presentare nella primavera 2020:
- la prima "Legge europea sul clima";
- la strategia sulla biodiversità per il 2030;
- la nuova strategia industriale e il piano d'azione sull'economia circolare;
- la strategia "dal produttore al consumatore" per una politica alimentare sostenibile.
Chiaramente, gli agricoltori sono tra i primi soggetti interessati a questa opportunità e dovranno sicuramente contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’UE, confrontandosi con i nuovi obblighi e i nuovi adempimenti che ne deriveranno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA