Gli effetti del Coronavirus sulle imprese e sull’economia cominciano ad essere evidenti e c’è chi ha già stimato un costo preliminare di 4 miliardi di euro.
Il timore è che la contrazione delle presenze di turisti, la riduzione delle commesse per le attività produttive ed i riflessi sui consumi e sulla domanda interna, possano portare ad un calo del PIL del 1%.
Sospensione dei pagamenti
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha sottoscritto nei giorni scorsi un Decreto che prevede la sospensione dei versamenti delle imposte e delle cartelle di pagamento a partire dal 21 febbraio e fino al 31 marzo 2020, per i contribuenti residenti nelle zone interessate dall’emergenza Coronavirus.
Tra i versamenti oggetto di sospensione sono compresi quelli relativi alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio in scadenza il prossimo 28 febbraio.
Nello stesso periodo, sono sospesi gli obblighi relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte operate dai sostituti d’imposta (ritenute sui redditi di lavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e sugli altri redditi).
I soggetti interessati
Sono pertanto interessati dal provvedimento le persone fisiche, le società ed i sostituti d’imposta la cui residenza o la cui sede legale (comprese le sedi operative) è situata in uno dei seguenti comuni:
- Regione Lombardia:
a) Bertonico;
b) Casalpusterlengo;
c) Castelgerundo;
d) Castiglione D'Adda;
e) Codogno;
f) Fombio;
g) Maleo;
h) San Fiorano;
i) Somaglia;
j) Terranova dei Passerini.
- Regione Veneto:
a) Vo'.
La ripresa dei pagamenti
Il Decreto, al comma 4 dell’art. 1, indica che i versamenti dovranno essere effettuati in un’unica soluzione, entro la fine del mese successivo al termine del periodo di sospensione, ovvero entro il 30 aprile 2020.
Un problema che invece dovrà essere valutato è che molte attività subiranno una sensibile flessione, dovendo comunque far fronte ai propri impegni con le banche, i fornitori e non solo nei confronti del fisco. Andranno quindi valutati provvedimenti straordinari anche in tal senso.
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