La Legge di Bilancio 2020 ha trasformato gli istituti del super e dell’iperammortamento in un credito d’imposta che gli imprenditori possono utilizzare in relazione all’acquisto di beni strumentali nuovi.
Tale trasformazione ha ampliato in maniera consistente la platea dei possibili utilizzatori dell’agevolazione: se prima, infatti, potevano accedere ai benefici soltanto i titolari di reddito d’impresa, ora il credito d’imposta può essere fruito da tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato.
Un’agevolazione per l’agricoltura
Il nuovo credito d’imposta ha aperto le porte alle agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali anche alle aziende agricole che erano largamente escluse nel precedente regime, in quanto persone fisiche, società semplici e contribuenti forfettari impossibilitati a dedurre tali costi.
Ora, invece, tali soggetti possono accedere al credito d’imposta del 40%, 20% o 6% (in base alla tipologia di investimento). L’ammontare del bonus, per gli agricoltori operanti in regime speciale IVA, dovrà essere determinato sulla base del costo sostenuto al netto dell’IVA, la quale viene capitalizzata sul valore del bene soltanto per i soggetti che svolgono attività esenti.
Agevolazioni cumulabili
Un altro aspetto fondamentale e caratterizzante del nuovo credito d’imposta è la cumulabilità dello stesso con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi beni.
Il primo requisito fissato dal legislatore è che il cumulo delle agevolazioni non possa superare il costo complessivamente sostenuto da parte dell’imprenditore per l’acquisto dei beni. A tale fine, oltre che gli importi effettivamente percepiti, dovranno essere calcolati anche i benefici indiretti legati alla detassazione del credito di imposta.
Tra le agevolazioni cumulabili con il nuovo credito d’imposta c’è la cosiddetta “Nuova Sabatini”, che consiste nella concessione di finanziamenti agevolati, da parte di banche o altri intermediari, per gli investimenti in beni strumentali. Secondo quanto disposto dalla relativa disciplina, l’agevolazione “Sabatini” è cumulabile con misure fiscali che non configurano aiuti di Stato, come, per l’appunto, il nuovo credito d’imposta.
Situazione simile dovrebbe aversi con riferimento al bando ISI-INAIL, per cui l’avviso pubblico non prevede alcun espresso divieto di cumulo.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i PSR, che, comunque, hanno una specifica disciplina diversa da regione a regione. In ogni caso, non sono pochi i bandi che prevedono una sostanziale incompatibilità tra i PSR ed ogni altra agevolazione fiscale. In tali casi, l’imprenditore dovrà scegliere a quali agevolazioni accedere, ovviamente dopo aver effettuato le opportune valutazioni sulla convenienza delle diverse alternative.
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