Per effetto del Decreto interministeriale Economia-Lavoro n. 10 del 4 maggio, pubblicato ieri, è stata estesa l’indennità di 600 euro, relativa al mese di marzo, ad altre categorie di lavoratori.
Con questo Decreto, è stato rimpinguato il Fondo destinato ad erogare ai professionisti, iscritti alle Casse previdenziali, il bonus disposto dal Decreto “Cura Italia”, con l’obiettivo di garantire un sostegno al reddito per i lavoratori che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività.
Saranno quindi circa 365.000 le persone che potranno godere del contributo dei 600 euro, grazie ai 220 milioni che sono stati destinati ad una più ampia platea di lavoratori. Si tratta di:
- autonomi senza Partita IVA e iscritti, in via esclusiva, alla Gestione separata INPS al 23 febbraio che, tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020, abbiano avuto contratti di collaborazione autonoma occasionale (articolo 2222 del Codice Civile), con accredito di almeno un contributo previdenziale mensile, ma senza contratto al 23 febbraio scorso;
- stagionali dipendenti non impiegati nel settore turistico o termale (per questi comparti già opera l’articolo 27 del D.L. 18/2020), che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 e che hanno lavorato per almeno trenta giorni in questo lasso temporale;
- venditori a domicilio (articolo 19 del D.Lgs. 114/1998) con Partita IVA, reddito 2019 derivante da questa attività superiore a 5.000 euro e iscritti alla Gestione separata INPS, in via esclusiva, al 23 febbraio 2020;
- intermittenti che hanno lavorato almeno trenta giorni tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020 (poiché non viene precisato altro, sono compresi sia i contratti a tempo determinato che indeterminato, con o senza indennità di disponibilità).
L’indennità verrà erogata a fronte di richiesta all’INPS e, al momento della domanda del bonus, tali lavoratori non devono essere in alcuna delle seguenti condizioni:
- titolari di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato diverso da quello di contratto intermittente;
- titolari di pensione.
Ancora, il Decreto non precisa tempi e modalità per fare la domanda, ma è probabile che si utilizzerà la procedura online già usata per le altre indennità da 600 euro.
La bozza del “Decreto Rilancio”, all’esame del prossimo Consiglio dei Ministri, anticipa un nuovo rifinanziamento del Fondo per il reddito di ultima istanza. Sarà quindi previsto il pagamento del bonus da 600 euro a queste nuove quattro categorie di lavoratori, anche per i mesi di aprile e maggio.
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