Il 29 marzo 2019, con il Decreto Legge n. 27, convertito con modificazioni dalla L. 21 maggio 2019, n. 44, sono state previste delle misure urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli e della pesca in crisi.
Tra i diversi provvedimenti approvati, l’articolo 11-bis del Decreto stanziava 1 milione di euro per l’anno 2019 e 4 milioni di euro per il 2020, per l’istituzione di un Fondo nazionale per la suinicoltura.
Il Fondo è stato istituito per destinare risorse ad “interventi volti a fare fronte alla perdita di reddito degli allevatori di suini, a garantire la massima trasparenza nella determinazione dei prezzi indicativi da parte delle commissioni uniche nazionali del settore suinicolo, a rafforzare i rapporti di filiera nel medesimo settore, a potenziare le attività di informazione e di promozione dei prodotti suinicoli presso i consumatori, a migliorare la qualità dei medesimi prodotti e il benessere animale nei relativi allevamenti, nonché a promuovere l'innovazione, anche attraverso il sostegno dei contratti di filiera e delle organizzazioni interprofessionali nel predetto settore”.
Per dare attuazione al provvedimento era previsto che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione (maggio 2019 + sessanta giorni), doveva essere emanato un apposito decreto del MIPAAF di concerto con il MEF e la Conferenza Stato-Regioni.
Il Decreto istitutivo
Il 5 maggio 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del 7 aprile 2020 con il quale è stato finalmente istituito il Fondo Nazionale per la suinicoltura.
Le risorse sono quelle stanziate dal D.L. 27/2019, ovvero 5 milioni di euro, di cui 1 milione stanziato per l’anno 2019 e, ovviamente, non ancora utilizzato.
A chi vanno le risorse? E quali implicazioni per gli allevatori?
L’articolo 2 del Decreto destina:
- 3 milioni di euro, per l’anno 2020, per la concessione di contributi per l'acquisto e l'installazione di macchinari di valutazione automatica delle carcasse suine (Image-meater e AutoFOM);
- 1,5 milioni di euro, di cui un milione nell'anno 2019 e 0,5 milioni nell'anno 2020, per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e attività di informazione e promozione presso i consumatori, volte alla valorizzazione della filiera suinicola e, in particolare, delle produzioni di prosciutto DOP;
- 0,5 milioni di euro nell'anno 2020 per il sostegno per il rafforzamento della trasparenza nella determinazione dei prezzi indicativi, da parte delle commissioni uniche nazionali del settore suinicolo, attraverso il potenziamento dell'acquisizione e delle analisi dei dati oggettivi di mercato e dell'aggiornamento dell'equazione di stima, anche con utilizzo di software avanzati e accordi con Università e Centri di Ricerca.
Le attività di promozione e quelle rivolte alla trasparenza nella determinazione dei prezzi (di cui alle lettere b e c) saranno attuate da “Borsa merci telematica italiana SCPA”.
Agli allevatori potranno pervenire benefici indiretti
I contributi di 3 milioni di euro, per l’acquisto e l’installazione dei macchinari, sono destinati alle imprese di macellazione le quali però devono aver sottoscritto, alla data di presentazione della domanda, dei contratti di filiera triennali con gli allevatori del comparto suinicolo.
L'aiuto è concesso nel limite dell'importo massimo di 200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari.
Gli strumenti che le imprese del settore della macellazione devono installare, oggetto del finanziamento, permettono di avere in tempo reale una serie di informazioni estremamente complete, quali carne magra percentuale di carcassa, resa dei diversi tagli commerciali e resa nei diversi tessuti dei medesimi tagli. Tali strumenti potranno consentire una diversa determinazione dei prezzi per gli allevatori, basati su aspetti qualitativi, consentendo l’attribuzione di premi mirati alla maggior qualità delle carni e dei tagli degli animali allevati.
Le imprese di macellazione dovranno presentare le domande per la richiesta dei contributi al MIPAAF in base alle indicazioni che saranno fornite con apposita Circolare Ministeriale da emanarsi entro trenta giorni (entro il 4 giugno 2020).
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