In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, dalla bozza resa disponibile nel pomeriggio di ieri risultano confermate le misure di sostegno destinate all’agricoltura.
Il sostegno alle diverse attività economiche potrà essere concesso sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali anche dalle Regioni, dalle Province e dalle Camere di Commercio, attraverso l’utilizzo delle proprie risorse.
Gli aiuti concessi trovano un limite generale di 800.000 euro per impresa, ma che non possono superare l’importo di 120.000 euro per ogni impresa attiva nel settore della pesca e dell’acquacoltura e 100.000 euro del settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Monitoraggio
Gli enti che concedono gli aiuti, ad eccezione degli aiuti nei settori agricoltura e pesca, provvedono agli adempimenti degli obblighi inerenti al Registro nazionale aiuti di Stato.
Per gli aiuti nei settori agricoltura e pesca, gli enti che concedono gli aiuti provvedono a darne evidenza attraverso rispettivamente i registri SIAN - Sistema Informativo Agricolo Nazionale e SIPA - Sistema Italiano della Pesca e dell’Acquacoltura.
Pertanto, restano fermi in capo agli enti che adottano le misure e agli enti che concedono gli aiuti, gli obblighi e le responsabilità di monitoraggio.
Aiuto all’ammasso privato
Viene confermata la dotazione di 45 milioni di euro, da destinare alla concessione di aiuti all’ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino, oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati.
La misura è volta a mitigare la contrazione della domanda a seguito della chiusura delle attività ricettive, della ristorazione e dei bar.
L’aiuto, determinato in ragione delle spese fisse di ammasso e di ogni giorno di immagazzinamento per tonnellata di prodotto, per un periodo minimo di sessanta e massimo di centottanta giorni, è concesso per latte prodotto in Italia e derivati da latte prodotto in Italia nel periodo emergenziale, a condizione che lo stesso sia liquidato all’impresa agricola nel rispetto nella normativa sulle pratiche sleali. Il Fondo, di cui al presente comma, può essere utilizzato anche per la concessione di un aiuto all’ammasso privato di carne bovina e suina.
Sostegno all’agrumicoltura e all’allevamento ovino
L’articolo 214 della bozza del Decreto prevede lo stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo nazionale agrumicolo e, in particolare, la misura relativa alla concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole.
Allo stesso tempo, si interviene per favorire l’accesso al credito per le imprese di allevamento degli ovini, in modo da garantire liquidità per tutta la fase produttiva. Tali imprese potranno ricevere degli aiuti per i costi sostenuti per istruttorie, pratiche bancarie e interessi dovuti su mutui, prestiti o altri strumenti finanziari bancari, contratti entro la data di presentazione della domanda di aiuto.
Sostegno al settore vitivinicolo
La contrazione delle vendite, determinata dalla pandemia da COVID-19, determinerà la non disponibilità di capacità di stoccaggio nei depositi delle cantine per il prodotto da trasformare nella prossima vendemmia.
L’articolo 216 stanzia 100 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare alle imprese viticole obbligate alla tenuta del registro telematico che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a DOP e IGP, attraverso la pratica della vendemmia verde, da realizzare nella corrente campagna.
La riduzione di produzione di uve destinate alla vinificazione non può essere inferiore al 20% rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi cinque anni, escludendo le campagne con produzione massima e minima, come risultanti dalle dichiarazioni di raccolta e di produzione, da riscontrare con i dati relativi alla campagna vendemmiale 2020/21.
Entro trenta giorni dall’approvazione della presente Legge, saranno stabilite le procedure attuative ed i criteri per l’erogazione dei contributi. Tali procedure saranno stabilite con Decreto del MIPAAF, da emanarsi d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Tra le altre misure presenti nel documento attualmente disponibile vi è l’incremento di 250 milioni di euro, per l’anno 2020, delle risorse destinate al Fondo emergenza alimentare, al fine di assicurare la distribuzione delle derrate alimentari per l'emergenza derivante dalla diffusione del virus COVID-19. Tale misura è volta quindi al sostegno dei consumi e della domanda interna di prodotti agroalimentari.
Sono stanziati 10 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2025, per l’erogazione di mutui ai Consorzi di bonifica ed agli Enti irrigui da parte di Cassa depositi e prestiti. I mutui sono concessi nell’importo massimo complessivo di 500 milioni di euro, con capitale da restituire in cinque rate annuali di pari importo, a decorrere dal 2021 e fino al 2025.
Fino alla concorrenza dell’importo stanziato, gli interessi che maturano nel corso del periodo di utilizzo del finanziamento, con decorrenza dal giorno successivo alla erogazione, sono a carico dello Stato.
Le modalità ed i termini di presentazione delle domande saranno definiti da un apposito Decreto interministeriale (MEF, MIPAAF).
Va segnalato che, nella relazione illustrativa, si cita anche uno stanziamento di 50 milioni a ISMEA per la copertura degli interessi. Pertanto, bisognerà attendere la versione che sarà pubblicata in G.U. per fare chiarezza sull’effettiva portata del provvedimento.
È stato infine riproposto l’anticipo PAC, già previsto dalla Legge 27/2019, con la seguente precisazione: “per l'anno 2020, l'anticipazione di cui al presente articolo è concessa in misura pari al 70 per cento. In alternativa all’ordinario procedimento, l’anticipazione è concessa con riferimento al valore” .
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