Firmato il Decreto che sblocca 2 milioni di euro per l’apicoltura italiana. Il settore, strategico per l’agricoltura del nostro Paese, vive con preoccupazione gli effetti sulla propria attività derivanti dall’utilizzo di prodotti chimici in agricoltura, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatico-ambientali. Penalizzato anche da frodi e concorrenza sleale, il settore dell’apicoltura necessita di un sostegno, il cui bisogno, in questo periodo, è amplificato dagli effetti della crisi economica dovuta alla pandemia.
Con il Decreto, la cui firma è stata annunciata con l’ennesimo comunicato stampa sul sito del MIPAAF, vengono sbloccati 2 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca, promozione e per la gestione del rischio nel settore dell’apicoltura.
Stando alle indicazioni fornite tramite il comunicato pubblicato sul sito del MIPAAF, i fondi stanziati serviranno a finanziare, attraverso una procedura selettiva ad evidenza pubblica, progetti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale, con ricadute a livello nazionale, nel settore dell'apicoltura.
I progetti potranno essere così orientati:
- progetti straordinari, di rilievo nazionale, di ricerca e sperimentazione, strettamente finalizzati al sostegno e al miglioramento della produzione, con particolare riferimento al miglioramento genetico e alla capacità di adattamento ai cambiamenti climatici;
- progetti sperimentali di rilievo nazionale, finalizzati alla composizione di prodotti assicurativi per la gestione sostenibile del rischio nel settore apistico, mediante individuazione dei parametri necessari per l’elaborazione di un prodotto assicurativo sperimentale, che rispetti le norme di accesso al piano assicurativo nazionale (PAN);
- progetti straordinari, di rilievo nazionale, di promozione istituzionale finalizzata alla valorizzazione del miele come alimento naturale, attraverso la divulgazione di conoscenze sulle caratteristiche nutrizionali, scientifiche e organolettiche del miele, compresi i diversi tipi di miele e i legami con i territori d'origine, nonché del ruolo occupazionale e sociale dell'imprenditore apistico.
Il bando, di prossima pubblicazione, sarà aperto a:
- istituti di ricerca pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
- associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa di imprese individuali;
- aggregazioni, nelle forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea, di due o più dei soggetti individuati.
I contributi copriranno fino al 100% delle spese ammissibili e i risultati dei progetti saranno divulgati a tutti gli interessati, attraverso azioni di comunicazione.
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