In attesa dell’auspicato rinvio dei versamenti degli acconti in scadenza lunedì prossimo, ieri sera è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 23 novembre 2020, n. 154 (Decreto Ristori-ter) con il quale sono state incrementate di 1.450 milioni di euro le risorse stanziate per finanziare gli interventi a sostegno di imprese e lavoratori colpiti dagli effetti delle misure anti COVID-19.
L’articolo 1 del Decreto stanzia appunto 1,45 miliardi di euro per l’anno 2020 e 220,1 milioni di euro per l’anno 2021, al fine di incrementare le risorse destinate al Fondo destinato a sostenere gli interventi elencati all’art. 8, comma 2 del Decreto Ristori-bis (D.L. 149/2020).
In particolare, la misura finanzia i seguenti interventi disposti dal D.L. 149/2020:
- “nuovo contributo a fondo perduto” (art. 1 e art. 2);
- credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda (art. 4);
- cancellazione della seconda rata IMU 2020 per le nuove categorie di attività elencate nell’allegato 2 del D.L. 149/2020 per gli immobili posseduti e condotti dai proprietari delle attività ivi esercitate (art. 5);
- proroga del termine di versamento del secondo acconto per i soggetti che applicano gli ISA;
- sospensione dei versamenti tributari di ritenute alla fonte ed IVA disposte dall’art. 7;
- sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori soggetti a misure restrittive, appartenenti ai settori maggiormente danneggiati o sospesi, indicati all’articolo 11;
- congedo straordinario per i genitori per la sospensione delle attività didattiche dei loro figli minorenni o disabili (art. 13);
- bonus baby-sitting (art. 14).
L’articolo 1, comma 2 del nuovo Decreto aggiunge l’attività di commercio al dettaglio di calzature (codice ATECO 47.72.10) tra quelle ricomprese nell’allegato 2 del D.L. 149/2020.
Pertanto, anche tali imprese potranno beneficiare del contributo a fondo perduto, istituito per mitigare gli effetti economici delle restrizioni introdotte dal DPCM del 3 novembre 2020, a favore delle attività, in esercizio alla data del 25 ottobre 2020, indicate nell’allegato 2 del D.L. 149/2020 (se svolte come attività prevalente) e con domicilio fiscale o sede operativa in una delle zone rosse, istituite con Ordinanza del Ministero della Salute (art. 2 del D.L. 149/2020).
Il Decreto 154/2020 stanzia inoltre 400 milioni di euro in favore dei Comuni per attuare misure di solidarietà alimentare (art. 2) e sono incrementati di 100 milioni di euro i fondi per procedere all’acquisto ed alla distribuzione di farmaci anti COVID-19.
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