banner-stampe L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e agriturismi


Forlì, 25/11/2022
Prot. n. 879/2022

L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e agriturismi

Redazione

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Il Decreto Sostegni-ter ha previsto, a favore delle imprese operanti in taluni settori particolarmente colpiti dall’emergenza pandemica (ristoranti, agriturismi, bar, gelaterie, piscine, ecc.), il riconoscimento di un contributo a fondo perduto. Con Provvedimento 18 novembre 2022, prot. n. 423342/2022, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello da utilizzare per richiedere il contributo, da presentare entro il prossimo 6 dicembre 2022.

Evoluzione normativa

In considerazione degli effetti cagionati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, l’art. 1-ter, comma 2-bis, D.L. n. 73/2021, c.d. Decreto Sostegni-bis, introdotto dall’art. 3, comma 2, D.L. n. 4/2022, c.d. Decreto Sostegni-ter, ha previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei settori ancora particolarmente danneggiati dalle misure di contenimento della pandemia.

Con D.M. 19 agosto 2022, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito i requisiti di accesso all’agevolazione, cui sono state attribuite risorse per complessivi 40 milioni di euro.

Da ultimo, con il recente Provvedimento 18 novembre 2022, prot. n. 423342/2022, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello da utilizzare per la domanda di contributo, fissando altresì al 6 dicembre 2022 il termine di presentazione della stessa.

Soggetti beneficiari

Il contributo a fondo perduto è destinato alle imprese che svolgono, quale attività prevalente, una delle attività rientranti nei seguenti codici ATECO 2007.

56.10.11

Ristorazione con somministrazione

56.10.12

Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (agriturismi)

56.10.13

Attività di ristorazione connesse alle aziende ittiche

56.10.20

Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto

56.10.30

Gelaterie e pasticcerie

56.10.41

Gelaterie e pasticcerie ambulanti

56.10.42

Ristorazione ambulante

56.10.50

Ristorazione su treni e navi

56.21.00

Catering per eventi, banqueting

56.30.00

Bar e altri esercizi simili senza cucina

93.11.20

Gestione di piscine

96.09.05

Organizzazione di feste e cerimonie

 

Queste imprese possono beneficiare del contributo a condizione che nel 2021 abbiano subìto una riduzione dei ricavi di cui all’art. 85, comma 1, lett. a) e b), TUIR, non inferiore al 40% rispetto ai ricavi 2019.

Le imprese costituite nel corso del 2020 devono verificare la riduzione dei ricavi avendo riguardo all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della Partita IVA, rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2021.

Ai fini dell’erogazione dell’agevolazione, è inoltre richiesto che alla data di presentazione della domanda di contributo, l’impresa richiedente, con sede legale o operativa in Italia, risulti regolarmente costituita, iscritta e attiva nel Registro delle Imprese.

Ancora, l’impresa beneficiaria non deve essere in liquidazione volontaria o sottoposta a procedure concorsuali con finalità liquidatorie, e non risultare già “in difficoltà” alla data del 31 dicembre 2019 ai sensi dell’art. 2, punto 18, Regolamento (UE) n. 651/2014, fatte salve le eccezioni accordate alle micro e piccole imprese.

In ogni caso, sono espressamente escluse dal beneficio le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, lett. d), D.Lgs. n. 231/2001, o che si trovano in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o, comunque, a ciò ostative.

Il contributo spettante

Come anticipato in premessa, al contributo a fondo perduto in esame, sono state attribuite risorse per complessivi 40 milioni di euro, che saranno ripartite secondo le seguenti modalità:

  • 70%, ripartito in egual misura a tutte le imprese richiedenti;
  • 20%, ripartito in egual misura alle imprese che presentano ricavi 2019 superiori a 400.000 euro;
  • 10%, ripartito in egual misura alle imprese che presentano ricavi 2019 superiori a 1 milione di euro.

In ogni caso, il contributo effettivamente spettante è pari al minore tra l’importo determinato a seguito della sopraindicata ripartizione delle risorse e l’importo residuo di aiuti ancora fruibili, determinato in base all’ammontare di aiuti in regime de minimis indicato nella domanda di contributo.

Termini e modalità di presentazione dell’istanza

L’istanza per richiedere il contributo a fondo perduto deve essere presentata, esclusivamente in via telematica, nel periodo 22 novembre - 6 dicembre 2022.

La domanda può essere predisposta in modalità elettronica, mediante la procedura elettronica disponibile nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, ovvero, mediante software di mercato che rispettino le specifiche tecniche approvate con il Provvedimento 18 novembre 2022, prot. n. 423342/2022, dell’Agenzia delle Entrate.

La presentazione può quindi essere effettuata direttamente dall’impresa richiedente o da un intermediario appositamente delegato, mediante:

  • l’applicazione Desktop Telematico (la domanda può essere inviata tramite Entratel o Fisconline);
  • l’apposito servizio web disponibile nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.

Qualora il contributo spettante sia d’importo superiore a 150.000 euro, occorre trasmettere all’Agenzia delle Entrate anche la dichiarazione antimafia.

Da ultimo, si ricorda che il contributo in esame non è tassato ai fini delle imposte sul reddito e dell’IRAP, e non rileva neppure ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e degli altri componenti negativi di cui agli artt. 61 e 109, comma 5, TUIR.

L’agevolazione è soggetta all’autorizzazione della Commissione Europea ed è riconosciuta nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 in materia di aiuti di Stato in regime de minimis.

 


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