Qualcuno si chiederà: ma cosa c’entra questo argomento con le problematiche del settore agricolo?
Noi invece riteniamo che il nostro compito sia prima di tutto quello di informare i lettori sulle principali novità che interessano non solo le aziende, ma anche le persone.
Questo il motivo per cui abbiamo ritenuto l’argomento degno di nota e di divulgazione con la speranza di aver raccolto anche il vostro interesse e consenso.
La “ricetta rossa”, quella che serviva a prescrivere i farmaci, è andata in pensione.
Medico di famiglia e farmacista dialogano via web, e la richiesta del farmaco passa dal computer dell’ambulatorio a quello della farmacia.
Così la tradizionale ricetta cartacea si smaterializza, diventa virtuale: la prescrizione del medico di base si registra automaticamente nella cartella clinica digitale dell'utente, che potrà poi ritirare il farmaco in qualsiasi farmacia, presentando la semplice tessera sanitaria personale, e un promemoria stampato su carta comune, o memorizzato sullo smartphone.
E’ solo il primo passo, affinché sul Fascicolo Sanitario Elettronico, siano riportate tutte le informazioni sanitarie dell'utente – patologie, cure, farmaci utilizzati, allergie, interventi subìti... – permettendo a ciascuno, quando il sistema sarà a regime in ogni sua parte, di farsi curare dove vorrà, anche all'estero, a partire dalle informazioni contenute e disponibili, pur nel pieno rispetto della privacy, appunto nel Fascicolo Sanitario Elettronico.
Nessuna complicazione per il cittadino. Anzi…
Quanto al cittadino, nessuna complicazione e nessun disagio.
Infatti, l’utente continuerà a ricevere un promemoria, anche via e.mail, che potrà essere stampato su carta bianca o essere memorizzato, ad esempio, sul proprio telefonino.
Queste novità sono contenute nel decreto del presidente della repubblica 14 novembre 2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2015 n. 303) sulle prescrizioni farmaceutiche generate in formato elettronico, in vigore dal 1° gennaio 2016.
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