Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha pubblicato, in data 13/08/2018, il Decreto n. 8868 con cui è stato approvato il Piano di regolazione dell’offerta del Parmigiano Reggiano relativo al triennio 2020-2022.
Il decreto è entrato in vigore il 14/08/2019 mentre il Piano sarà valido a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2022.
Obiettivo del Piano è assicurare un rapporto equilibrato tra offerta e domanda del Parmigiano Reggiano, partendo dal consolidamento dei punti di riferimento con il fine di garantire il valore aggiunto per le imprese della filiera e mantenere la qualità del formaggio.
Nel 2017 le forme prodotte sono state 3.650.563, una variazione del 5,2% rispetto all’anno precedente. A fine 2019 il monte quote è stimabile in aumento rispetto al latte munto 2015 del 12%. La Produzione di Equilibrio comprensoriale (PEC) viene stabilita pari a 17.800.000 q.li. di latte.
Vengono confermate le modalità operative introdotte con le integrazioni al Piano 2017-2019, risalenti al 28/03/2018, quindi:
- l’introduzione della produzione di equilibrio comprensoriale;
- l’eliminazione degli scaglioni percentuali di contribuzione semplificati tramite l’importo unico e la figura del grande splafonatore;
- l’introduzione della compensazione di comprensorio;
- lo sconto riservato ai caseifici di montagna, l’innalzamento della soglia del limite produttivo (da 2.000 passato a 3000 q.li/anno) per l’attribuzione dello sconto piccolo allevatore, l’innalzamento all’80% del livello di utilizzo della quota al di sotto del quale questa decade;
- la possibilità di trasformazione delle quote ottenute da Riserva per trasformale in quote storiche;
- la possibilità di blocco della quota e trasformazione della stessa in quota solo mungibile per l’allevatore che non rispetti gli impegni contributivi.
Una novità assoluta del Piano 2020-2022 è la franchigia individuale “giovane allevatore”, pari a uno sconto del 100%, per i q.li corrispondenti all’assegnazione potenziale ed avente validità quattro anni. La Riserva sarà prioritariamente destinata alle richieste di riscatto quota da parte dei giovani allevatori aventi diritto a tale franchigia e, a fronte del pagamento del contributo di riscatto, questa sarà iscritta a registro con validità di quota storica.
Angelo Frascarelli
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