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Forlì, 25/07/2016
Prot. n. 236/2016

Dal 2017 cambia il sostegno accoppiato della PAC

Angelo Frascarelli

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La Conferenza Stato Regioni del 21 luglio 2016 ha approvato la modifica delle scelte nazionali sul sostegno accoppiato della Pac.

La Conferenza Stato Regioni approva una modifica del sostegno accoppiato della Pac. Il plafond passa dall’11% al 12%. Tutti i titoli dovranno essere ricalcolati. Più risorse per il latte, la zootecnia da carne e il grano duro. Introdotto un nuovo sostegno: vacche nutrici non iscritte ai Libri Genealogici.
Le decisioni della Conferenza Stato Regioni del 21 luglio 2016 modificano le percentuali dei pagamenti diretti; in particolare:

  • il pagamento accoppiato aumenta dall'11% al 12%;
  • il pagamento di base scende dal 58% al 57%.

 Vanno ricalcolati tutti i titoli.

Gli effetti delle decisioni del 21 luglio 2016 non impattano solo i pagamenti accoppiati, ma anche sul pagamento di base e sui titoli.

Per finanziare l’aumento dell’1% del pagamento accoppiato, il plafond del pagamento di base scende dal 58% al 57%, con una riduzione di 37,995 milioni di euro.

La prima conseguenza è il ricalcolo di tutti i titoli assegnati agli agricoltori, che diminuiranno dell’1%. Agea, pertanto, sarà costretta nel 2017 alla comunicazione del nuovo valore dei titoli a tutti gli agricoltori. 

Le modifiche al sostegno accoppiato

Settore latte

Il sostegno accoppiato del latte bovino è passato da 82,7 a 96,7 milioni di euro con un aumento dei 14 milioni di euro, suddivisi in 12,5 milioni di euro per tutte le vacche da latte e 1,5 milioni di euro per quella situate in zone montane.

Questo aumento è motivato dall’obiettivo di contribuire al contrasto della crisi del settore lattiero-caseario.

I premi per il settore del latte sono concessi per ogni vacca da latte, che:

  • ha partorito nell’anno solare;
  • appartenente ad allevamenti che rispettano almeno due dei seguenti requisiti qualitativi ed igienico sanitari:
    1. - tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 300.000;
    2. - tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 40.000;
    3. - contenuto di proteina superiore a 3,35%. 

Nel caso in cui siano in regola due parametri di cui sopra, il terzo dovrà comunque rispettare i seguenti limiti:

  • tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 400.000;
  • tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 100.000;
  • contenuto di proteina superiore a 3,20%.

I capi appartenenti ad allevamenti situati in zona montana e/o ad allevamenti in circuiti produttivi di formaggi DOP/IGP e regimi di qualità certificati, devono rispettare solo uno dei parametri di qualità.

Questa modifica porterà ad un aumento dei capi ammissibili, in particolare quelli ubicati in montagna. 

Vacche nutrici

Il sostegno alle vacche nutrici è suddiviso in tre plafond con i seguenti requisiti di ammissibilità:

  • vacche nutrici iscritte ai libri genealogici o registri anagrafici;
  • vacche nutrici iscritte ai libri genealogici delle razze Chianina, Marchigiana, Maremmana, Romagnola e Podolica, inserite in piani selettivi IBR (premio aggiuntivo al precedente);
  • vacche nutrici in allevamenti non da latte, non iscritte ai libri genealogici o registri anagrafici. 

La novità riguarda un aumento di 8 milioni di euro di risorse, destinate vacche nutrici in allevamenti non da latte, non iscritte ai libri genealogici o registri anagrafici, che partoriscono nell’anno di domanda.

La stima di questi animali è di circa 400.000 capi. Tali capi sono localizzati prevalentemente nelle regioni del sud. 

Premi alla macellazione

Il sostegno alla macellazione delle carni bovine è suddiviso in due plafond con i seguenti requisiti di ammissibilità:

  • macellazione bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi, allevati per almeno 6 mesi nelle aziende dei richiedenti;
  • macellazione bovini di età compresa tra 12 e 24 mesi, allevati per almeno 12 mesi nelle aziende dei richiedenti o allevati per almeno 6 mesi e aderenti a sistemi di qualità o a sistemi di etichettatura o certificati IGP.

La novità riguarda un aumento di 8 milioni di euro di risorse, per la seconda tipologia. I pagamenti stimati sono di circa 80 euro/capo. 

Frumento duro

La novità riguarda un aumento di 8 milioni di euro di risorse. Questo aumento è motivato dalla crisi dei prezzi del grano duro, ma in realtà l’aumento è puramente simbolico ed insignificante, visto che la stima del pagamento passa da 67 a 74 euro/ha. 

Cartamo

Una novità riguarda anche il settore proteaginose al Centro Italia, dove tra le colture ammissibili è stato introdotto anche il "cartamo" (comma 9 dell'articolo 23 del dm 18 novembre 2014 n. 6513).

Sostegno accoppiato 2017 per le produzioni vegetali

Settore

Territorio

Plafond 2017

(euro)

Importo stimato

(euro/ha)

Frumento duro

Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

66.302.973

75

Soia

Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna

9.612.836

55

Colture proteaginose

Toscana, Umbria, Marche, Lazio

13.792.330

53

Leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose

Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

11.493.609

23

Barbabietola da zucchero

nazionale

16.759.771

455

Riso

nazionale

22.151.318

100

Pomodoro da industria

nazionale

10.992.069

165

Olivo

Superfici olivicole

Liguria, Puglia e Calabria

43.048.788

90

Superfici olivicole e caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5%

Puglia e Calabria

12.956.431

115

Superfici olivicole che aderiscono a sistema di qualità

nazionale

12.538.482

190

TOTALE

 

219.648.607

 

 

Sostegno accoppiato 2017 per le produzioni animali

Settore

Plafond 2017

(euro)

Importo definitivo

(euro/capo)

Latte

Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità

85.639.632

90

Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane

11.112.655

90 + 45

Bufale da latte

4.012.314

75

Bovini da carne

Vacche nutrici iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico

37.314.950

180

Vacche nutrici iscritte ai libri genealogici delle razze Chianina, Marchigiana, Maremmana, Romagnola e Podolica, inserite in piani selettivi IBR

2.390.243

180 + 45

Vacche nutrici in allevamenti non da latte

7.999.032

25

Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi

4.000.000

50

Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno dodici mesi, o allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di qualità, a sistemi di etichettatura, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012

73.199.138

80

Ovini

Agnelle da rimonta

9.236.682

50

Capi ovini macellati

5.391.547

6

TOTALE

240.296.193

 

 




Angelo Frascarelli
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