La nuova frontiera tecnologica in tema di lavoro in agricoltura è rappresentata dai nuovi sistemi informatici per la gestione scientifica dei parametri di lavoro.
Tali strumenti consentono alle imprese di produrre a costi inferiori, potendo fronteggiare la crisi di redditività tipica dell’economia primaria globale, dovuta a:
- continuo aumento del prezzo di acquisto dei mezzi tecnici (gasolio, fertilizzanti, diserbanti ecc.);
- netto calo nel valore di mercato del prodotto;
- maggiore competitività delle produzioni delle economie emergenti;
- graduali cambiamenti per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito adottati in sede comunitaria.
Per aiutare gli agricoltori a migliorare la propria produttività sono stati implementati i processi innovativi e le tecnologie in grado di mettere a punto sistemi colturali a basso impatto ambientale e a costo ridotto.
Tali strumenti sono anche in grado di attuare, da parte della direzione dell’impresa agricola, forme di gestione proattiva dei processi, con conseguente incremento della produttività del lavoro e riduzione dei costi di produzione.
Questo nuovo approccio gestionale dell’azienda agraria si implementa in tre fasi:
- acquisizione e registrazione dei dati per stabilire la variabilità del campo in esame;
- fase decisionale con l’interpretazione dei dati acquisiti;
- definizione delle strategie da adottare.
L’acquisizione e la registrazione dei dati
Per la raccolta dei dati esistono diverse tecniche:
- l’utilizzo del sistema di posizionamento globale (GPS) che in agricoltura può trovare le più svariate applicazioni. Si tratta di un sistema elettronico di guida che sfrutta i ricevitori satellitari per guidare autonomamente la macchina durante un percorso rettilineo (guida semi-automatica) o per indicare all’operatore di una macchina il percorso ottimale da seguire in campo tramite segnali luminosi o acustici (barra di guida);
- i Sistemi informativi geografici (GIS) attraverso i quali è possibile combinare dati geografici a dati di altro genere per generare mappe tecniche sintetiche;
- il Telerilevamento che utilizza invece informazioni ottenute da piattaforme aeree o satellitari in grado di sfruttare la radiazione elettromagnetica in una o più lunghezze d’onda, per fornire tra le altre cose informazioni sullo stato di salute della coltura, sull’andamento della stessa durante il ciclo produttivo, sulla fase di maturazione del prodotto e sul momento ottimale per la sua raccolta.
L’applicazione di sensori su specifiche macchine, quali ad esempio le mietitrebbiatrici, permette la misura istantanea della quantità e qualità di semi in ogni punto dell’appezzamento con la conseguente possibilità di elaborare precise mappe di produzione.
La fase decisionale
In questa fase, oltre all’elaborazione dei dati ottenuti, bisogna valutare le dinamiche e le influenze reciproche di suolo, clima, genetica e pratiche colturali.
A tal fine, è possibile infatti ricorrere alle simulazioni attraverso lo sviluppo di modelli informatizzati che permettono di prevedere l’efficacia delle pratiche colturali con gestioni differenti per un determinato terreno, con una varietà di pianta coltivata e in una precisa zona climatica.
La definizione delle strategie
Individuata la strategia da implementare, l’operatore dovrà avvalersi di attrezzature specifiche. Sarà dunque necessario adeguare il parco macchine a disposizione con strumenti e sistemi appositi quali, per esempio:
- la tecnologia ISOBUS. Nelle cabine dei trattori entrano veri e propri computer di bordo, che permettono agli stessi di poter dialogare con le macchine operatrici, di poter distribuire gli input produttivi quali semi, concimi, pesticidi, ecc. in maniera differenziata e razionalizzata e di supportare l’agricoltore nell’esecuzione delle operazioni, alleviando quelle più complesse e faticose;
- Il sistema di localizzazione (GPS) in grado di modificare per i macchinari l’entità di un trattamento specifico tramite le informazioni contenute nelle mappe, ottenute in precedenza, attraverso la modulazione del proprio funzionamento a seconda del punto dell’appezzamento in cui si trova;
- sensori per rilevare in tempo reale i parametri correlati con la resa della coltura che verranno utilizzati come indicatori per la distribuzione dei vari input produttivi.
Da quanto sin ora detto, tale sistema può essere applicato all’agricoltura intensiva tradizionale ma è facilmente adattabile a tutte le altre forme di agricoltura come quella multifunzionale, quella biologica, le coltivazioni per la produzione di biocombustibili, l’agricoltura di sussistenza ecc.
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