Forlì, 20/06/2020

Distillazione di crisi e vendemmia verde parziale, i provvedimenti principali per regolare il mercato

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Rivista: nº 06 Giugno 2020
Giordano Zinzani

La Rivista | nº 06 Giugno 2020


Distillazione di crisi e vendemmia verde parziale, i provvedimenti principali per regolare il mercato

di Giordano Zinzani, enologo, esperto di legislazione vitivinicola

In questo particolare momento, caratterizzato dagli effetti economici determinati dalla pandemia Covid-19, diversi Consorzi di tutela stanno predisponendo nuove regole per limitare la produzione da immettere sul mercato per la prossima vendemmia 2020. È il caso del Chianti che ha chiesto una riduzione della produzione rivendicabile del 20% o del Pinot grigio delle Venezie, che ha allo studio la ridefinizione della resa per ettaro prevista dal disciplinare di produzione a 18 t/ha con la riduzione della resa certificabile a 15 t/ha e l’attivazione dello stoccaggio amministrativo per i quantitativi di prodotto eccedenti le 13 t. di uva per ettaro, fino alla produzione massima consentita di 18 t. di uva per ettaro.

Altri consorzi adottano strategie diverse, è il caso del Consorzio del Prosecco, il quale propone che la nuova annata 2020 sia commercializzata a partire dal gennaio 2021 e non, come di consueto, dal mese di ottobre. Il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco ha deciso di introdurre una riserva vendemmiale pari al 10% della produzione massima di uva ammessa per le loro Docg.

Anche in altri Paesi si stanno muovendo in questa direzione, ad esempio in Spagna il Consiglio regolatore della DO Cava (il famoso spumante della Catalogna) ha deciso una riduzione per la vendemmia 2020 della resa di uva per ettaro da 12 a 10 tonnellate (circa un -17%), inoltre, presto dovrebbero uscire altre prese di posizione tra le quali quella dello Champagne.

In Italia, grande attesa e interesse ha suscito il “Patto per l’export” presentato lo scorso 8 giugno dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sottoscritto da 7 Ministri, che stanzia oltre 1,3 miliardi di risorse finanziare destinate ad azioni per il rilancio del “Made in Italy” nel mondo, e dovrebbe coinvolgere anche il settore vino. Le Filiere vitivinicole stanno anche sollecitando maggiori finanziamenti per la promozione con regole diverse da quelle attualmente rendicontabili e che si possano attuare sia sul mercato interno, che in quello dei Paesi terzi.

Intanto il Ministero delle politiche agricole e forestali sta predisponendo i decreti per attuare le misure che sono contenute nel Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34, “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020.

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