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La Rivista | nº 00 Dicembre 2018


Perché la rivista di ConsulenzaAgricola?

di Luciano Mattarelli, direttore responsabile

Stiamo vivendo una nuova rivoluzione agricola. Dopo anni in cui la percezione del valore dell’agricoltura sembrava ormai persa, negli ultimi tempi stiamo assistendo al ritorno alla terra, al lavoro nei campi, all’allevamento degli animali. Si tratta del ritorno ad un mondo di cui vengono sempre più spesso riconosciute le opportunità, un mondo che però richiede dedizione, sudore e competenza.

D’altra parte, non si può non constatare che quella di oggi non è più l’agricoltura dei nostri padri o dei nostri nonni. È un’agricoltura fatta di studio e di tecnologia, un’agricoltura in cui la cura dei dettagli e l’utilizzo degli strumenti più innovativi può fare la differenza sull’esito complessivo di un’intera annata agraria.

È un’agricoltura in cui occorre essere sempre meno coltivatori e sempre più imprenditori, un’agricoltura in cui non basta più ricordare i tempi della semina o la corretta tecnica di concimazioni e potature: senza le comunicazioni agli enti locali, senza le domande PAC, senza le agevolazioni fiscali, senza i finanziamenti pubblici non è più possibile svolgere la propria attività in maniera efficiente ed ottimale.

Districarsi all’interno di tanta complessità, per tutti gli operatori del settore, siano essi il piccolo coltivatore diretto o il professionista chiamato ad occuparsi delle sue attività, è operazione tutt’altro che semplice senza un’esperienza ed una preparazione adeguata, senza strumenti che possano orientare le scelte che quotidianamente si rendono necessarie nella vita delle imprese agricole.

Ed è qui che entra in gioco questo nostro nuovo progetto: una rivista mensile in cui condensare stimoli e spunti di riflessione, informazioni e novità, ma anche la memoria storica e la preparazione di professionisti che da oltre trent’anni vivono e lavorano quotidianamente al fianco di migliaia di piccole e grandi aziende agricole.

Una rivista che parte dall’esperienza di uno Studio che vive quotidianamente le incognite delle imprese agricole, che vuole parlare dei problemi reali e delle difficoltà quotidiane in modo semplice, pratico e sintetico.

Il nostro obiettivo non è quello di riempire pagine, ma quello di fornire uno strumento a tutti gli operatori del mondo dell’agricoltura grazie al quale restare sempre aggiornati e grazie a cui prevenire problemi.

Siamo consapevoli che, come disse il Presidente degli Stati Uniti d’America Dwight Eisenhower, “l'agricoltura sembra molto semplice quando il tuo aratro è una matita e sei a un migliaio di miglia dal campo di grano”.

Il nostro scopo è quello di offrire uno strumento che possa portare gli agricoltori e le loro aziende a maturare una maggiore consapevolezza di quanto avviene nel mondo che li circonda, favorendo così processi virtuosi di crescita e sviluppo che consentano alle imprese di restare sempre al passo coi tempi e competitive sul mercato.

La nostra rivista, però, è rivolta anche ai professionisti, ossia ai commercialisti, agli avvocati, ai consulenti e a chiunque si trovi a confrontarsi con un mondo, come quello agricolo, piuttosto ostico da affrontare, un mondo spesso caratterizzato da usi antichi, ma con problematiche moderne e specifiche a cui dover trovare risposta.

Si tratta di un mondo che ha bisogno non solo di competenza e professionalità, ma anche di quell’esperienza, quella conoscenza e quella memoria storica che fa parte del bagaglio del gruppo di professionisti che compongono il nostro Comitato Scientifico e il nostro Centro Studi e che saranno messe a totale disposizione di questo nuovo progetto.

Oggi è il giorno zero di quello che vorremmo fosse il primo passo di un lungo percorso insieme. Metteremo in campo tutta la passione e la competenza della Redazione, dei professionisti e di tutti i collaboratori che, nei prossimi mesi, contribuiranno a rendere speciale “ConsulenzaAgricola”.

Ringrazio fin da ora tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, ma soprattutto chi fornirà il proprio contributo e la propria disponibilità per segnalare argomenti e problematiche da approfondire mensilmente.

A questo punto, non resta che partire: anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo.





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