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Nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in via di approvazione potrebbe essere prevista la proroga del 730 al 23 luglio.
Non si tratterà di una proroga generalizzata: tale slittamento, infatti, dovrebbe valere (sia per il 730 ordinario che per quello precompilato) solo per i Caf che abbiano già trasmesso l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio (ultimo termine per l’invio).
Per chi invierà autonomamente la precompilata, invece, la scadenza dovrebbe restare ferma al 7 luglio.
Un differimento che inevitabilmente comporterà un ritardo nell’erogazione dei rimborsi in busta paga o in pensione per i contribuenti che saranno arrivati più in ritardo con l’appuntamento al Caf.
In pratica, nel nuovo Dpcm di prossima emanazione, si riprende quanto già avvenuto nel 2007; in quell’occasione il provvedimento ministeriale aveva concesso un mese in più di tempo ai Caf e agli intermediari abilitati che avevano inviato entro il termine ordinario (allora era il 31 luglio) l’85% dei 730 in carico.
Nel nuovo decreto la percentuale dovrebbe invece aggirarsi intorno all’80% e la proroga dovrebbe essere limitata a 16 giorni (7 luglio – 23 luglio).