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Si avvicina il momento della dichiarazione dei redditi e il momento in cui i contribuenti dovranno presentare tutti i documenti necessari per adempiervi. Come noto, l’ordinamento italiano prevede tutta una serie di “sconti” al fine di ridurre il già significativamente gravoso carico fiscale.
Questi possono operarsi tramite deduzioni, ossia grazie alla riduzione della base imponibile, nonché tramite detrazioni che vanno a ridurre l’ammontare dell’imposta lorda calcolata secondo le aliquote del caso.
In genere possono essere detratti o dedotti gli oneri e le spese direttamente sostenute dal soggetto. In alcuni casi, però, il diritto viene esteso anche se i costi vengono sostenuti per i familiari.
Per quanto riguarda gli imprenditori agricoli, esistono alcune tipologie di agevolazioni che li riguardano più direttamente. Ad esempio, per i giovani agricoltori (IAP e CD under 35 iscritti alla previdenza agricola) è prevista una detrazione d’imposta ai fini IRPEF pari al 19% delle spese sostenute per i canoni d’affitto dei terreni agricoli con un limite di 80 euro per ciascun ettaro e per un importo massimo di 1200 euro annui.
Oggetto di detrazione possono essere anche gli interessi passivi per prestiti o mutui agrari, così come disciplinato dall’art. 15, comma 1, lettera a) del TUIR. La detrazione spetta nei limiti del reddito dominicale o agrario del terreno, rivalutati rispettivamente dell’80% e del 70%. Per l’anno 2015, tali redditi saranno rivalutati ulteriormente del 30%: questa rivalutazione sarà applicata nella misura minore del 10% nel caso di terreni agricoli, coltivati o non coltivati, purché posseduti e condotti da soggetti coltivatori diretti o IAP iscritti alla relativa previdenza.
Di particolare interesse per il settore agricolo è la possibilità di portare in deduzione in contributi agricoli versati all’INPS nella gestione ex SCAU. L’art. 1, comma 1, lettera e) del TUIR dispone che si deducono “i contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, nonché quelli versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza”.
Tra questi contributi sono compresi quelli agricoli unificati versati all’INPS da parte dei produttori agricoli per costituire la propria posizione previdenziale ed assistenziale. Come precisato dalla circolare 137/1997, però, non è deducibile la parte dei contributi che si riferisce ai lavoratori dipendenti.
Tra le nuove detrazioni previste per l’anno 2015, si segnalano inoltre le spese per la scuola dell’infanzia secondaria fino ad un massimo di 400 euro per studente; le spese per la frequenza universitaria; le spese funebri, nella misura massima di 1550 euro per ogni decesso; le erogazioni liberali alle ONLUS, che danno diritto a detrazione IRPEF del 26%; le spese per mobili e ristrutturazioni volte a migliorare la condizione, la sicurezza e il rendimento energetico degli edifici.