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Giovedì 30 novembre è stato approvato in via definitiva il cosiddetto Decreto Fiscale (D.L. 148/2017) collegato alla Legge di Bilancio, il quale contiene numerose previsioni che andranno ad introdurre nuove misure e a rimodulare istituti preesistenti.
ROTTAMAZIONE CARTELLE
La prima novità riguarda la proroga dal 30 novembre al 7 dicembre 2017 del termine per il pagamento delle rate scadute a luglio e a settembre 2017. In forza di tale pagamento, sarà possibile essere riammessi alla rottamazione. Prorogati da aprile a luglio anche i termini per il versamento della rata del 2018.
Inoltre, il Decreto Fiscale riapre i termini per la definizione agevolata dei carichi affidati nel periodo 2000-2016: per chi non avesse usufruito della prima rottamazione, è prevista nuovamente la possibilità di chiudere la propria posizione in maniera agevolata. Inoltre, si apre la possibilità di rottamare anche i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017.
Per le posizioni da definire con la nuova rottamazione, sarà possibile pagare quanto dovuto in un’unica soluzione oppure in cinque rate con scadenza luglio 2018, settembre 2018, ottobre 2018, novembre 2018 e febbraio 2019. Per fare ciò, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, dopo aver ricevuto la domanda, dovrà presentare al contribuente, entro il 30 giugno 2018, l’ammontare complessivo dovuto ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate e le relative scadenze.
SPESOMETRO
La prima buona notizia portata del Decreto Fiscale in materia di spesometri riguarda la conferma che non verranno applicate sanzioni nei confronti dei soggetti passivi IVA che non abbiano correttamente adempiuto all’invio dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute per il primo semestre 2017. Sarà però necessario sanare la propria situazione, inviando entro il 28/2/2018 la comunicazione corretta.
Tra le novità, invece, ci sarà la possibilità, per i contribuenti, di optare per la trasmissione dei dati con cadenza semestrale, anziché quella trimestrale prevista come regola generale. Non saranno obbligati all’invio le Amministrazioni Pubbliche e gli agricoltori esonerati (volume d’affari inferiore a 7.000 euro prodotto per almeno 2/3 dalla cessione di prodotti agricoli) operanti su territori montani.
Ritorno al passato, invece, per quanto riguarda le “fatturine”: per le fatture di importo inferiore a 300 euro registrate cumulativamente, la trasmissione potrà essere effettuate con un unico documento riepilogativo. Tale possibilità, presente per il vecchio spesometro, era stata soppressa per quello 2017.
In caso di mancato o inesatto invio dei documenti, la sanzione sarà di due euro per ogni fattura, fino ad un massimo di 1000 euro per ogni trimestre (riducibile della metà, in caso di correzione degli errori entro 15 giorni).
SPLIT PAYMENT
Dal 1° gennaio 2018, lo split payment si applicherà anche a enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, nonché a fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per almeno il 70% del valore del fondo.
Soggetti a split payment saranno anche le società partecipate e quelle controllate (direttamente o indirettamente) dagli enti e dalle fondazioni di cui sopra.
E ANCORA…
Moltissime sono le materie di cui si è occupato il Decreto Fiscale. Tra le novità più importanti ci sono le misure sull’equo compenso dei professionisti, l’estensione dei reati che determinano la confisca dei beni, l’attesa riforma del terzo settore.
Quanto alla materia fiscale, ecco la sospensione degli adempimenti tributari per i territori colpiti dal terremoto, nonché il credito d’imposta per la pubblicità su stampa, radio e televisione e la detrazione sui canoni di locazione per gli studenti fuori sede.
Da segnalare, infine, la fine del monopolio SIAE sulla raccolta del diritto di autore e l’introduzione di una necessaria autorizzazione per la vendita delle sigarette elettroniche.