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Il corposo fascicolo della Legge di conversione del Decreto Rilancio, già approvato alla Camera e trasmesso al Senato per l’approvazione definitiva, contiene delle novità anche per il settore agricolo.
L’articolo 222 è stato completamente riscritto, disponendo un nuovo orientamento per il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
Innanzitutto, vengono assegnate risorse, valutate in 426,1 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare al riconoscimento dello sgravio contributivo per il primo semestre 2020, in favore dei datori di lavoro delle filiere:
Per i lavoratori di questi settori, l’esonero contributivo non avrà effetti sul computo delle prestazioni pensionistiche.
Le modalità ed i criteri con cui applicare tale agevolazione saranno definiti con apposito Decreto interministeriale (Min. Lavoro, MIPAAF e MEF) entro venti giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione. Tuttavia, l’efficacia di questa disposizione è subordinata ad autorizzazione della Commissione Europea.
Viene istituito un “Fondo emergenziale per le filiere in crisi”, con una dotazione di 90 milioni di euro per l’anno 2020, destinato ad erogare aiuti diretti ed alla definizione di misure di sostegno all’ammasso privato ed al settore zootecnico. I criteri e le modalità attuative saranno definite, previa intesa in sede di conferenza Stato-Regioni, con uno o più Decreti del MIPAAF da adottare entro venti giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione del D.L. 34/2020.
Per l’anno 2020, vengono destinati 30 milioni di euro ad ISMEA per la concessione di prestiti cambiari a tasso zero, in favore di imprese agricole e della pesca.
La Legge di Bilancio 2020 aveva incrementato di 40 milioni di euro per l'anno 2020 e di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 le risorse destinate al “Fondo di solidarietà nazionale” per il sostengo alle imprese agricole, danneggiate dagli attacchi della cimice asiatica (Halyomorpha halys). Le risorse per il 2020 sono ulteriormente incrementate per 30 milioni di euro.
Viene riscritto il comma 520 della Legge di Bilancio 2020, prevedendo l’istituzione di un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 100.000 euro e dell’80% delle spese ammissibili per iniziative finalizzate allo sviluppo dei processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione, alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Il contributo potrà essere concesso nei limiti della normativa europea in materia di aiuti de minimis. Le risorse per tale misura risultano attualmente di appena 1 milione di euro e per il solo 2020.
I criteri e le modalità attuative della misura saranno fissati con un apposito Decreto interministeriale (MIPAAF-MEF) entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione.
Le imprese agricole non assicurate, ubicate nei territori che hanno subito danni alle produzioni in conseguenza delle gelate occorse nel periodo dal 24 marzo 2020 al 3 aprile 2020, potranno accedere agli interventi previsti dall’art. 5 della Legge 102/2004 (contributi in c/capitale, prestiti quinquennali, proroga delle operazioni di credito agrario, agevolazioni previdenziali).
Sono stanziati 20 milioni di euro per l’anno 2020 in favore delle imprese della pesca e dell’acquacoltura, a fronte dei danni diretti ed indiretti causati dall’emergenza COVID-19. Anche in questo caso, le modalità attuative sono rinviate ad un successivo Decreto del MIPAAF, previa intesa in conferenza Stato-Regioni. Le risorse dovranno comunque rispettare i limiti de minimis, nonché i limiti imposto per gli aiuti alle imprese imposti dalla UE per l’emergenza da COVID-19.
Per il mese di maggio 2020 sarà riconosciuta una specifica indennità di 950 euro ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (esclusa la Gestione Separata). Tale contributo, al pari delle indennità similari già concesse in altri settori, non concorre alla formazione del reddito. Le risorse stanziate ammontano a 3,8 milioni di euro. Gli aventi diritto dovranno seguire le procedure già previste dall’art. 28 del D.L. 18/2020, presentando apposita istanza tramite il portale INPS.