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Domani 16 giugno, non sarà ricordato come il probabile primo giorno di ferie estive, ma per i contribuenti Italiani sarà una giornata da bollino nero.
Quasi 54,5 miliardi di euro tra imposte, tasse e tributi dovranno essere versate nella casse dell’erario.
Il numero delle scadenze fiscali che i contribuenti sono chiamati a pagare entro domani è inverosimile; vediamo di fare il punto.
• sull’abitazioni ad uso residenziale, su terreni, aree edificabili e sugli immobili strumentali farà il suo esordio la Tasi, (anche per gli inquilini) almeno per quei Comuni che hanno deliberato l’aliquota entro lo scorso mese di maggio,
• sulle seconde e terze case e su negozi e capannoni bisognerà pagare anche l’Imu,
• le imprese dovranno versare l’Irpef, le addizionali Irpef, l’Ires, l’Irap, l’Iva e tutta una serie di altre imposte minori,
Purtroppo, oltre al carico fiscale, che ha raggiunto un livello ormai insopportabile, c’è anche la difficoltà nel definire con esattezza gli importi da pagare oltre al costo che ogni contribuente deve aggiungere per i compensi ai CAAF, Organizzazioni e professionisti per calcolare le imposte dovute, i quali saranno impegnati in quest’ attività fino al 20 di agosto.
Si pensi che per “espletare” il pagamento delle tasse, in Italia sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi.
L’imposta più onerosa sarà l’Ires, ovvero l’imposta sui redditi pagata dalle società di capitali: il gettito dovrebbe aggirarsi attorno ai 14,7 miliardi di euro, mentre dal pagamento dell’Imu e della Tasi dovrebbero arrivare 10,8 miliardi di euro.
Sul terzo gradino del podio di questa particolare graduatoria troviamo le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori versate dai datori di lavoro: l’importo dovrebbe aggirarsi attorno ai 9,7 miliardi di euro.