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pacchetto-ortofloro-plus Raggiunto l'accordo sulle scelte nazionali per la PAC

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lo scorso 27 maggio il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali maurizio martina in comune accordo con gli assessori all’agricoltura delle regioni d’italia ha stabilito le linee nazionali di attuazione della pac 2014-2020. in merito ai pagamenti, l’italia ha adottato 5 tipologie diverse, anziché le 7 previste dal reg. 1307/2013. in particolare, la scelta è ricaduta sul pagamento di base, nella misura del 58% del massimale nazionale, al pagamento ecologico (greening) per il 30%, ai pagamenti per i giovani agricoltori quantificati nell’1% e il pagamento accoppiato che è stato stabilito nella misura dell’11%. sono stati esclusi dal piano il pagamento per le zone con vincoli naturalistici, al fine di evitare sovrapposizioni con il psr, e il pagamento redistributivo. per quanto riguarda la regionalizzazione, il reg. 1307/2013 prevede che gli stati possano applicare i pagamenti a livello nazionale o regionale; l’accordo italiano raggiunto, prevede un’unica regione nazionale, volta ad evitare il frazionamento del massimale nazionale in massimale regionale, che comporterebbe non pochi problemi in fase applicativa. al fine di evitare un effetto penalizzante, derivante dalla regionalizzazione, per quegli agricoltori che attualmente detengono titoli di valore elevato, l’accordo prevede il meccanismo della convergenza. tale strumento può essere adottato considerando tre diverse tipologie di applicazione. la scelta effettua dall’italia è ricaduta sul modello di “convergenza parziale” detto anche “modello irlandese”. tale tipologia prevede un graduale passaggio dagli attuali livelli dei titoli a livelli più omogenei, senza arrivare ad un’omogeneità completa nel 2019, proprio per salvaguardare i titoli pac che hanno un valore attuale più elevato. un’altra conferma data dal ministero riguarda il calcolo dei “nuovi titoli”, che verrà effettuato sulla base dei pagamenti percepiti durante il 2014, e non in base al valore dei titoli detenuti dall’agricoltore al 15/05/2014. tale scelta presenta importanti implicazioni:. i pagamenti percepiti sui titoli in affitto vengono riconosciuti a favore dell’affittuario;. in alcuni casi i pagamenti percepiti possono tenere conto anche dei pagamenti dell’art. 68. in merito a quest’ultimo punto, occorre precisare che se il settore interessato dall’art. 68 avrà il sostegno accoppiato della nuova pac, i pagamenti percepiti non terranno conto dell’art. 68 (ad esempio nel caso di carne bovina e barbabietola). al contrario, se il settore interessato dall’art. 68 non avrà il sostegno accoppiato della nuova pac, i pagamenti percepiti tengono conto dell’art. 68 (come nel caso del tabacco e delle patate). il reg. 1307/2013 (art. 11) prevede unariduzioneobbligatoriadei pagamenti diretti. parliamo di regressività e capping, due termini complessi che indicano la graduale diminuzione delle cifre pagate agli agricoltori (degressività) una volta che si raggiunge un determinato livello (capping). è compito degli stati membri decidere se applicare percentuali di riduzioni superiori al 5%, anche del 100%. di conseguenza, la degressività può rappresentare uno strumento per realizzare un tetto (capping) ai pagamenti diretti. l’accordo prevede una riduzione molto rilevante, seppure applicabile solo al pagamento di base:. - 50% per gli importi superiori ai 150.000 euro;. - 100% per gli importi superiori ai 500.000 euro. di fatto, l’italia ha scelto di adottare uncappinga 500.000 euro. le scelte sulla degressività e il capping sono apparentemente “feroci” con tagli consistenti, ma in realtà sono molto alleggerite dalla contabilizzazione dei costi del lavoro. a tal proposito è prevista la possibilità per gli stati membri di sottrarre, dal calcolo della degressività edelcapping, salari e stipendi per le aziende che utilizzano illavoro. l’accordo italiano del 27 maggio 2014 prevede questa opzione, pertanto i costi relativi alla manodopera agricola (salari, stipendi, oneri previdenziali, anche quelli pagati dall’imprenditore per la propria posizione e quella dei suoi familiari) sono detratti dal conteggio. in altri termini, il calcolo prevede l’applicazione della seguente formula:. im = (pd-ap) - l. dove:. im= importo soggetto alla riduzione della degressività. pd= pagamenti diretti dell’azienda. ap= altri pagamenti (pagamento ecologico, pagamento giovani agricoltori, aiuto accoppiato). l= costo del lavoro. infine, l’accordo raggiunto in merito ai pagamenti accoppiati, ha destinato più di 425 milioni di euro da suddividere in 17 misure di sostegno. la maggior parte è destinata alla zootecnia, ripartiti fra vitelli/e nate da mucche da latte vacche nutrici, bovini macellati 12-24 mesi, ovicaprini e bufalini. per quanto riguarda il sostegno ai seminativi, è stato destinato il 14% delle risorse e riguarda il settore del riso, della barbabietola, del pomodoro da industria e del grano duro. l’olivicolutra acquisisce un sostegno di circa 70 milioni di euro, suddiviso in tre misure distinte:. premio base nelle regioni con superficie olivicola maggiore del 25% della superficie agricola utilizzata;. premio aggiuntivo nelle zone olivicole con pendenza medio-alta;. olio d’oliva certificao dop, igp e biologico. l’accordo sugli accoppiati è stato molto contrastato, portando ad una mediazione che ha fatto scendere il contributo a poche decine di euro per ettaro. ©riproduzione riservata
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