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pacchetto-ortofloro-plus Criticità e punti di forza del nuovo redditometro

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dopo un primo periodo di incertezza, l’agenzia, con vari comunicati stampa, ha finalmente chiarito le modalità applicative del nuovo redditometro, a cui, nelle ultime settimane, ha fatto seguito l’invio delle prime lettere ai contribuenti. tali missive si presentano in forma abbastanza chiara e facilmente fruibili. in primo luogo l’agenzia evidenzia che la ricostruzione sintetica del reddito del contribuente si basa su spese certe e su spese collegate al possesso dei beni (spese per elementi certi), indicando in modo schematico e facilmente comprensibile quali sono le spese di cui l’ufficio conosce sia l’aspetto qualitativo che quello quantitativo. inoltre vengono evidenziate anche le spese per elementi certi, in base a quanto riportato dal d.m. 24 dicembre 2012. il primo elemento preso in esame dall’agenzia è la tipologia di “famiglia fiscale” presente in anagrafica tributaria in base ai dati presentati dai contribuenti in sede di dichiarazione. nell’allegato alla lettera, che riassume tutte le spese accertate dall’agenzia, viene qualificata la zona geografica del contribuente e la tipologia di nucleo familiare al quale esso appartiene. successivamente è riportato il reddito dichiarato dal contribuente e l’ammontare complessivo dei redditi del nucleo familiare, al quale segue l’esposizione in forma sintetica delle spese certe e degli investimenti. infine, vengono riportati in modo schematico e comprensibile, tutti i costi che l’agenzia ha assunto, mediante una ripartizione che segue quanto riportato dal detto d.m. 24 dicembre 2012:. - spese per l’abitazione ed altri immobili;. - spese per combustibili ed energia;. - spese per trasporti;. - spese di altre categorie (polizze assicurative, contributi previdenziali ed assistenziali, canoni di leasing). svolta una prima analisi sull’impostazione della missiva, passiamo ora a verificare gli aspetti sostanziali legati ai criteri adottati per la determinazione del reddito. per quanto concerne la determinazione delle spese di trasporto evidenziamo che i nuovi criteri adottati sono maggiormente realistici rispetto a quanto previsto dal vecchio redditometro. ad esempio, prendendo quale riferimento una autovettura di potenza pari a 132 kw, la stessa, in base alvecchio redditometro, avrebbe sicuramente comportato lastima di un reddito eccedente i € 40.000,ora, invece, il nuovo strumento con modalità del tutto realistiche porta ad unstima di spesa/reddito pari ad € 1.528(seppur per soli cinque mesi di possesso), determinando la stessa in base siadati certi, quali latassa di circolazione e la polizza rcauto, idati statistici, quali lespese per la manutenzione e riparazione. evidenti criticità sono state rilevate per quanto concerne la corretta attribuzione dei redditi al contribuente. infatti, l’ufficio, seppur in possesso dei modelli dichiarativi, non ha considerato che lo stesso è un imprenditore agricolo che determina ilreddito in modo forfetarioin base al numero di capi allevati e compila il relativo quadro d del modello unico persone fisiche. per quanto concerne i contratti di mutuo e di leasing, il nuovo strumento non ha tenuto conto che gli stessi, seppur sottoscritti dall’imprenditore personalmente, sono relativi a spese sostenute per l’impresa agricola, di conseguenza tali elementi di spesa non possono essere assunti a riferimento per la determinazione sintetica del reddito. infine, con riferimento aicontributi previdenzialiobbligatori, l’agenzia non ha considerato che i relativi versamenti sono stati effettuati mediante l’utilizzo in compensazione del credito iva dell’attività d’impresa; pertanto utilizzando risorse finanziarie della stessa. allegato: lettera agenzia delle entrate a titolo esemplificativo. ©riproduzione riservata
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