Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Qualsiasi strumento può essere utile al fisco per stanare eventuali evasori o comunque per controllare e monitorare i contribuenti italiani.
Infatti, sembra che per controllare se le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti italiani corrispondano al loro tenore di vita e per stanare eventuali trasgressori, il fisco abbia incrementato del 132% nel 2014 l'uso delle informazioni raccolte attraverso Facebook, Twitter e LinkedIn.
Una foto di una vacanza in barca o in un albergo di lusso in un posto incantevole, messa su Facebook, può non solo ottenere l'effetto di far morir d'invidia gli amici, ma essere utilizzata anche dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate o dai militari della Guardia di Finanza per elevare un accertamento induttivo utilizzando lo spesometro o il nuovo redditometro.
Questi strumenti, anziché essere utilizzati dal fisco per instaurare un dialogo con i contribuenti, utilizzando mezzi d'avanguardia per rendere un degno servizio di assistenza al cittadino, migliorando la tax compliance, riservando per gli accertamenti, strumenti più efficaci quali l'analisi dei flussi finanziari, si stanno invece rilevando un’arma a doppio taglio.
Invitiamo pertanto tutti gli utenti di Facebook, Twitter o LinkedIn che vogliono difendersi dalle intrusioni ed evitare un uso improprio delle informazioni, ad innalzare i livelli di privacy nella gestione dei profili personali degli utenti escludendo la visualizzare di dati personali.