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Continuiamo la nostra illustrazione dei principali provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri sulla legge di stabilità.
In modo particolare fra le novità rivolte alla semplificazione, segnaliamo l'introduzione di un nuovo regime forfetario per le partite IVA.
Le principali caratteristiche del suddetto regime possono essere così riassunte:
Attualmente sembra essere prevista anche un'agevolazione dal punto di vista contributivo, prevedendo la non applicazione del livello minimo imponibile.
Il nuovo regime fiscale agevolato sostituirà tutti quelli esistenti in maniera graduale.
Inoltre, relativamente agli altri provvedimenti, ribadiamo e precisiamo di seguito alcune delle disposizioni già segnale:
Irap
Il disegno di legge di Stabilità 2015 prevede importanti modifiche anche ai fini della determinazione dell’Irap. In particolare, il costo del lavoro a tempo indeterminato per la parte che eccede quanto già oggi deducibile, viene portato in diminuzione della base imponibile. Il risultato è l’azzeramento di questa componente dell’imposta regionale. Viene però ripristinata la precedente aliquota del 3,9%, penalizzando di fatto le imprese che non hanno dipendenti. Il taglio 10% dell’aliquota Irap precedentemente previsto viene, di fatto, abrogato.
Rendite finanziarie
Il disegno di legge di stabilità ha modificato la tassazione sulle rendite finanziarie dal 2015. Infatti, i dividendi degli enti non commerciali concorreranno a formare il reddito per il 77,74%, subendo in capo all’ente non commerciale un’imposta del 15,5%. Mentre sul risultato ottenuto dai fondi pensione l’imposta sostitutiva sale al 20%, per le polizze vita, al contrario, l’esenzione dall’Irpef sarà limitata alla parte di capitale erogato a copertura del rischio demografico. Aumentate anche la tassazione sulla rivalutazione dei fondi Tfr, portata al 17%, e sulla rendita sulle casse previdenziali dei professionisti, che sale al 26% (con conseguente riduzione delle future pensioni).