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pacchetto-ortofloro-plus Legge di stabilità. Parte seconda

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continuiamo la nostra illustrazione dei principali provvedimenti approvati dal consiglio dei ministri sulla legge di stabilità. in modo particolare fra le novità rivolte alla semplificazione, segnaliamo l'introduzione di un nuovo regime forfetario per le partite iva. le principali caratteristiche del suddetto regime possono essere così riassunte:. imposta forfettizzata del 15%, con limite dei ricavi differenziato per settore di attività;. esclusione dalla tenuta delle scritture contabili e dall'applicazione della ritenuta d'acconto, degli studi di settore, dell'iva (salvo opzione);. possibilità di adesione a tempo illimitato. attualmente sembra essere prevista anche un'agevolazione dal punto di vista contributivo, prevedendo la non applicazione del livello minimo imponibile. il nuovo regime fiscale agevolato sostituirà tutti quelli esistenti in maniera graduale. inoltre, relativamente agli altri provvedimenti, ribadiamo e precisiamo di seguito alcune delle disposizioni già segnale:. azzeramento triennale dei contributi per le nuove assunzioni effettuate dal 1.01.2015 al 31.12.2015. la decontribuzione è prevista nei limiti di 6.200 euro annui;. possibilità, a scelta del lavoratore, di ottenere il tfr direttamente in busta paga. su tale somma sarà prevista la tassazione ordinaria irpef;. erogazione delle pensioni inps il 10 di ogni mese;. decorrenza, a partire dal 2015, del bonus per gli investimenti in ricerca e sviluppo già previsto dal d.l. 145/2013, per un ammontare pari al 25% della spesa effettuata;. introduzione di un meccanismo denominato “split payment” nei rapporti con la pubblica amministrazione, in base al quale il cedente/prestatore riceverà il corrispettivo al netto dell’iva, che sarà versata all’erario direttamente dall’ente cessionario/committente;. confermato il bonus di 80 euro per i redditi inferiori a 26.000 euro: il beneficio è riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro;. abolizione, dal 2016, dell’obbligo di invio della comunicazione dei dati iva relativi all’anno d’imposta precedente, con obbligo di presentare la dichiarazione iva in forma autonoma entro lo stesso mese di febbraio;. possibilità di effettuazione delle rivalutazioni delle partecipazioni e dei terreni agricoli ed edificabili detenuti alla data del 1.01.2015 entro il 30.06 successivo;. conferma, per il 2015, degli sconti fiscali per il recupero edilizio delle abitazioni e il risparmio energetico negli edifici, rispettivamente al 50% e al 65%;. nel caso di omesso o ritardato pagamento o infedeltà della dichiarazione, è consentito il ravvedimento operoso fino al termine legale di accertamento, ossia fino alla notifica di avvisi di liquidazione e accertamento. il contribuente potrà, quindi, beneficiare di uno sconto sulla sanzione in proporzione alla tempestività del ravvedimento, andando da 1/6 a 1/10. revisione del patto di stabilità 2015 per i comuni. irap il disegno di legge di stabilità 2015 prevede importanti modifiche anche ai fini della determinazione dell’irap. in particolare, il costo del lavoro a tempo indeterminato per la parte che eccede quanto già oggi deducibile, viene portato in diminuzione della base imponibile. il risultato è l’azzeramento di questa componente dell’imposta regionale. viene però ripristinata la precedente aliquota del 3,9%, penalizzando di fatto le imprese che non hanno dipendenti. il taglio 10% dell’aliquota irap precedentemente previsto viene, di fatto, abrogato. rendite finanziarie il disegno di legge di stabilità ha modificato la tassazione sulle rendite finanziarie dal 2015. infatti, i dividendi degli enti non commerciali concorreranno a formare il reddito per il 77,74%, subendo in capo all’ente non commerciale un’imposta del 15,5%. mentre sul risultato ottenuto dai fondi pensione l’imposta sostitutiva sale al 20%, per le polizze vita, al contrario, l’esenzione dall’irpef sarà limitata alla parte di capitale erogato a copertura del rischio demografico. aumentate anche la tassazione sulla rivalutazione dei fondi tfr, portata al 17%, e sulla rendita sulle casse previdenziali dei professionisti, che sale al 26% (con conseguente riduzione delle future pensioni). ©riproduzione riservata
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