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Nel disegno di legge di Stabilità per il 2015 sono state inserite modifiche sostanziali al regime dei minimi per le Partite Iva.
Le nuove disposizioni consentono l’accesso ai soggetti che nel 2014 hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori ai limiti stabiliti a seconda del tipo di attività svolta (limite che va da 15.000 a 40.000 Euro). Il reddito verrà calcolato applicando ai ricavi un coefficiente di redditività variabile dal 40 all’86% e sconterà una imposta sostitutiva pari al 15%.
La normativa attualmente in vigore, consente l’accesso al regime dei minimi ai soggetti che incassano non più di 30.000 Euro all’anno. Le nuove regole al vaglio del Governo apportano un profondo cambiamento modificando il limite dei ricavi per accedere all’agevolazione. Ad esempio, gli intermediari del commercio e i professionisti non dovranno totalizzare ricavi per più di 15.000 Euro, mentre chi svolge attività di servizi di alloggio e di ristorazione la soglia sale fino a 40.000 Euro.
La modifica della soglia di accesso potrebbe escludere dal regime alcuni soggetti che fino ad oggi vi rientravano (ad esempio professionisti che incassano 25.000 Euro); viceversa, l’innalzamento dei limiti potrebbe estendere l’agevolazione a nuovi soggetti.
Le soglie di ricavo dovranno essere ragguagliate per anno, sia per quanto riguarda l’accesso, che per la permanenza nel regime. Da ciò deriva che i soggetti che hanno iniziato la propria attività nel 2014 devono determinare la soglia limite (da ragguaglio ad anno) e verificare di non averla superata. Analogamente, chi avvierà la propria attività nel 2015 dovrà verificare di non superare la soglia ragguagliata per poter continuare ad applicare il regime agevolato.
Si evidenzia che per quei soggetti che intendono usufruire del regime dei minimi a partire dal 2015, e che si sono dovuti adeguare alle risultanze di Gerico o dei parametri, tali maggiori ricavi non andranno tenuti in considerazione per il calcolo del limite dei ricavi.
La nuova normativa, non prevede solamente un limite di ricavi da rispettare; sono stati introdotti due nuovi vincoli. Il primo riguarda le spese per personale dipendente che non dovrà superare i 5.000 Euro annui, mentre il secondo è un tetto massimo del valore lordo dei beni strumentali pari a 20.000 Euro.
Il reddito dovrà essere determinato applicando ai ricavi un coefficiente di redditività e sarà prevista una sola deduzione di costi relativa ai soli contributi previdenziali versati nell’anno.
Al reddito così determinato, dovrà essere poi applicata un’aliquota sostitutiva di Irpef, addizionali e Irap pari al 15%. Inoltre è stata introdotta una nuova agevolazione, che riguarda l’abbattimento del reddito imponibile nella misura di un terzo, per i soggetti che iniziano una nuova attività (tale agevolazione è riconosciuta per tre anni).