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pacchetto-ortofloro-plus Ennesimo pataracchio del governo. Sospesi i pagamenti Imu sulle zone montane

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si sta avviando il procedimento con il quale il governo è intenzionato a rinviare a giugno la scadenza per il pagamento dell’imu sui terreni montani. tale slittamento consentirà di individuare con un criterio più solido i terreni che saranno soggetti ad imu, e quelli che continueranno ad usufruire dell’esenzione. l’intenzione del governo di procedere con tale rinvio è dovuta dalle forti polemiche degli operatori del settore che il decreto ha suscitato, ma il problema principale ora sarebbe quello di trovare i fondi per coprire i 350 milioni di euro utilizzati per il bonus irpef. a tal proposito il rinvio, che dovrà essere stabilito con apposito decreto, sarà accompagnato da una forma di “accertamento convenzionale” dell’entrata, al fine di poter sanare il minor gettito imu. la nuova scadenza è del tutto probabile che sia spostata in coincidenza con la data stabilita per il pagamento della futura “tassa locale”. a questo punto, nel frattempo, occorrerà rivedere i parametri utilizzati per l’individuazione dei comuni i cui terreni saranno soggetti ad imu. ricordiamo, come già ampliamente analizzato sul portale di consulenzaagricola.it, che il criterio con il quale il decreto ha definito le esenzioni, si basa sull’altitudine al centro del comune nel quale il terreno è situato. a questo proposito, occorre evidenziare che i terreni, spesso, non si trovano alla medesima altitudine della casa municipale, e un criterio così preciso finirebbe per non considerare la geografia di tanti comuni italiani. l’amministrazione, prima dell’emanazione del decreto, aveva elaborato alcuni criteri diversi, considerando, per esempio, la media di altitudine fra il terreno più alto e quello più basso situato nel medesimo comune. o ancora, era stata avanzata la proposta di considerare un’altitudine indicativa calcolata sull’ampia maggioranza (80%) del territorio comunale. si auspica che l’amministrazione in primo luogo emani il decreto che servirà per far slittare la scadenza al prossimo giugno, e che vengano poi ridefiniti, con criteri maggiormente precisi, i comuni che continueranno ad usufruire dell’esenzione. di certo sappiamo che per l’ennesima volta il governo ha legiferato in modo spannometrico prendendosi gioco nuovamente dei professionisti e di tutti coloro che continuano a rincorrere scadenze dell’ultimo momento puntualmente disattese. ©riproduzione riservata
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