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Il legislatore negli ultimi anni ha introdotto delle misure volte ad incentivare il ricambio generazionale e l’avviamento di nuove imprese agricole condotte da giovani imprenditori.
Una delle leve sulle quali il legislatore ha operato è l’esenzione e lo sgravio contributivo.
Con la legge 232/2016 è stato riconosciuto l’esonero contributivo ai coltivatori diretti (CD) ed agli imprenditori agricoli professionali (IAP) che avessero avviato una nuova attività imprenditoriale agricola nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017. L’agevolazione poteva essere richiesta qualora tali soggetti non avessero ancora compiuto quarant’anni alla data di inizio della nuova attività.
Lo stesso beneficio è stato esteso anche ai giovani imprenditori CD o IAP che avevano iniziato una nuova attività agricola nell’anno 2016 in una zona compresa nei territori montani di cui al DPR 601/73 o in una zona svantaggiata delimitata ai sensi dell’art. 15 della legge 984/77, sempreché all’avvio della nuova attività non avessero già compiuto quarant’anni.
Successivamente la legge di bilancio 2018 ha ulteriormente esteso questo beneficio anche ai giovani imprenditori (CD e IAP) che avessero avviato una nuova attività agricola nell’anno 2018.
L’agevolazione consente l’esonero dal versamento dei contributi per la quota di invalidità, IVS ed il contributo addizionale cui sono tenuti i CD e gli IAP per l’intero nucleo familiare nelle seguenti misure:
L’esonero non si applica al contributo di maternità ed al contributo INAIL dovuto dai CD.
L’INPS nelle circolari 85/2017, 164/2017 e 36/2018 ha precisato che i soggetti che beneficiano dell’esonero contributivo triennale non devono essere già stati iscritti, e successivamente cancellati, nei dodici mesi antecedenti l’inizio della nuova attività. Tale requisito è richiesto, pertanto verificato, solo in riferimento al titolare del nucleo CD.
Onde evitare un aggiramento della norma, l’INPS vigilerà affinché i componenti del nucleo dell’imprenditore che richiede l’incentivo non siano composti da i medesimi soggetti e non eserciti l’attività sugli stessi fondi dichiarati da un altro nucleo CD esistente.
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, con parere 6811 del 3 ottobre 2017, ha precisato che ai fini civilistici e, pertanto, anche ai fini dell’applicazione dell’esonero contributivo, “non rileva la circostanza che antecedentemente i medesimi soggetti siano già stati iscritti in qualità di semplici collaboratori componenti un nucleo preesistente”. Pertanto, un giovane agricoltore, precedentemente iscritto previdenzialmente in un nucleo famigliare, qualora avvii una nuova attività agricola, procedendo all’iscrizione previdenziale come titolare potrà accedere al beneficio.
L’INPS nella circolare 164/2017 ha inoltre precisato che si è in presenza di una nuova forma imprenditoriale agricola anche quando il cambiamento ricade sulla coltivazione dei fondi, sulla silvicoltura, sull’allevamento del bestiame e attività connesse previste dall’art. 2135 del codice civile. Pertanto, secondo l’INPS il requisito per l’applicazione dell’esonero contributivo sussiste in tutti i casi in cui alla nuova iscrizione del CD o IAP “con età inferiore a quarant’anni sia riconducibile ad un’innovazione nell’oggetto dell’impresa, concretizzabile anche attraverso lo sviluppo o il mutamento di un’attività preesistente”.
L’ammissione ai benefici contributivi è subordinata anche ai seguenti requisiti:
1. Rispetto degli obblighi inerenti la regolarità contributiva (DURC) ed in particolare:
2. Il rispetto dei limiti del “deminimis”, pari a 15.000 euro per il settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Con il messaggio 3534 del 26 settembre 2018, l’INPS ha comunicato che, se a seguito delle verifiche effettuate dagli uffici, emergano delle condizioni di incompatibilità con l’applicazione dell’esonero contributivo, le strutture territoriali procederanno ad inviare agli interessati un provvedimento di revoca del beneficio con indicate le motivazioni ed i termini per la presentazione del ricorso amministrativo e l’organo a cui presentarlo, nonché l’invito a regolarizzare la propria posizione contributiva.
L’introduzione del Registro Unico Nazionale degli Aiuti di Stato, di recente attivazione, consentirà all’Istituto di rilevare, oltre agli eventuali sforamenti del deminimis, anche eventuali situazioni da approfondire, in particolare, in presenza di partecipazioni societarie al fine di comprendere i reali beneficiari dell’agevolazione.
I giovani nuovi imprenditori che hanno richiesto di beneficiare dell’esonero contributivo, possono aver contestualmente presentato richiesta di altri aiuti (es. primo insediamento, PSR, ecc.). Tali soggetti dovranno controllare con regolarità il proprio cassetto previdenziale previdenziale previdenziale al fine di scongiurare, qualora gli fosse revocato lo sgravio contributivo, che venga segnalata la loro posizione di “irregolarità”, pertanto, con il rischio che ciò possa anche inficiare le altre richieste di incentivi già presentate.