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Andrea Fiumi
pacchetto-ortofloro-plus La sesta giornata in agricoltura, di cosa di tratta?

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l’orario di lavoro e la distribuzione dello stesso nell’arco della settimana sono elementi che vengono regolamentati dal ccnl e ripresi dai contratti provinciali di lavoro. in agricoltura è previsto un orario di lavoro settimanale di 39 ore, che può essere suddiviso in:. 6,50 ore giornaliere dal lunedì al sabato;. 7 ore giornaliere dal lunedì al venerdì e 4 nella giornata del sabato;. 8 ore giornaliere dal lunedì al giovedì e 7 nella giornata del venerdì. la normativa stabilisce che i lavoratori agricoli dipendenti i quali, in base ai contratti collettivi o agli accordi sindacali, svolgano la cosiddetta settimana corta, ovvero prestino su cinque giorni l’ordinario orario di lavoro settimanale (39 ore) presso una medesima azienda, abbiano diritto all’iscrizione negli elenchi nominativi per sei giornate di occupazione, con l’obbligo, per i datori di lavoro, del versamento dei relativi contributi assicurativi. quanto sopra esposto si riferisce all’istituto della sesta giornata, introdotto dall’art. 5 della legge n. 37 del 16 febbraio 1977. l’inps è intervenuto più volte in materia, al fine di chiarire gli aspetti della norma riguardo all’applicazione della sesta giornata. in particolare, questa si configura per gli operai agricoli a tempo determinato che svolgono 39 ore o più di lavoro settimanale su cinque giorni. come anticipato, la sesta giornata viene computata anche nel caso in cui si configuri lavoro straordinario sui cinque giorni, superando così le 39 ore settimanali. un caso ricorrente è quello in cui vengano svolte otto ore di lavoro dal lunedì al giovedì e sette ore di lavoro il venerdì. la sesta giornata, però, non necessariamente deve coincidere con il sabato, configurandosi anche nelle ipotesi in cui il suddetto orario sia scandito, ad esempio, dal martedì al sabato. tale svolgimento di orario settimanale comporta che il lavoratore che presta attività su cinque giorni lavorativi, con un orario settimanale di 39 ore, si vedrà dichiarare sei giorni di lavoro anziché cinque nella busta paga del mese di competenza. a questo si aggiunga che la normativa prevede l’obbligo, a carico del datore di lavoro, del versamento contributivo per le medesime giornate su indicate, mentre sul lavoratore ricade l’onere del computo di tale giornata anche ai fini della disoccupazione agricola. andrea fiumi ©riproduzione riservata
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