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Andrea Fiumi
pacchetto-ortofloro-plus Fondi Interprofessionali

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i fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, promossi dalle principaliorganizzazioni datoriali e sindacali, costituiscono ilprincipale strumento di finanziamentodellaformazione aziendalein italia. destinati a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, hanno finalità di tipo economico e sociale; sono infatti diretti a promuovere e finanziare laqualificazionee lariqualificazioneprofessionaledei dipendenti, per sostenere l'incremento occupazionale e incoraggiare la competitività delle imprese. questi permettono inoltre alle aziende di ridurre i costi aziendali sostenuti per la formazione e di partecipare attivamente a iniziative formative adeguate ai bisogni e alla realtà dimensionale dell’impresa. in seguito all'adesione è infatti possibile presentare al fondo prescelto, previa condivisione con le parti sociali costituenti, piani formativi composti da percorsi di qualificazione e riqualificazione delle competenze dei lavoratori, in sintonia con le strategie aziendali. nell’attuale contesto, caratterizzato da un mercato del lavoro sempre più selettivo, si tratta di strumenti funzionali a consolidare la capacità dell’azienda di trovare nuovi sbocchi nel mercato, grazie all’aumento del know-how, conseguente allavalorizzazione professionale dei dipendenti. in merito alla regolamentazione dei fondi, gli stessi sono stati istituiti dalla legge n. 388/2000 (legge finanziaria 2001), sulla base di quanto già previsto dalla legge-quadro in materia di formazione professionale n. 845/78 e successivamente integrati da parte della legge 2/2009, che introduce il mutuo soccorso per sussidio di disoccupazione. a definirne il funzionamento e le modalità operative sono le circolari del ministero del lavoro 18 novembre 2003 n. 36 e inps 1° ottobre 2009 n. 107. le aziende possonoaderire liberamente e senza costi aggiuntiviad uno dei fondi attivi, e, in qualsiasi momento, rinunciare all'adesione o cambiare fondo; è anche possibile trasferire le somme accantonate e non spese, ma la suddetta mobilità è subordinata al rispetto delle eventuali condizioni previste da regolamenti interni dei singoli fondi. le aziende aderiscono in maniera volontaria, revocano l'iscrizione ai fondi o revocano l'adesione con contestuale trasferimento ad altro fondo tramite la denuncia mensile inps - flusso uniemes, che diviene lo strumento di comunicazione delle adesioni e/o delle revoche. l'adesioneai fondi e le eventuali revoche possono essere gestite durante l'intero anno solare e gli effetti decorrono dal mese paga di competenza nel quale le stesse vengono indicate. i fondi sono alimentati dal versamento dello0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo inps, quale “assicurazione contro la disoccupazione involontaria”. tale contribuzione viene versata dai datori di lavoro all'inps ed è restituita successivamente al fondo a cui l'azienda ha aderito. i finanziamenti dei fondi interprofessionali operano attraverso due principalimodalità utilizzabili dalle aziende o dagli operatori della formazione per la presentazione dei piani formativi: ilconto formazione e l'avviso. con ilconto formazione, ogni singola azienda accantonauna quotadei propri versamenti 0,30% da utilizzare per la presentazione di piani formativi aziendali o interaziendali. l’avviso, invece,opera secondo unalogica mutualistica, consentendo anche alle micro e piccole imprese di accedere a iniziative di formazione altrimenti difficilmente finanziabili con il conto formazione a causa dell’esiguità delle proprie risorse accantonate. questo metodo utilizza procedure di evidenza pubblica e finanzia i piani formativi più meritevoli tra quelli presentatia garada aziende o operatori della formazione. la valutazione dei piani formativi verte sia su aspetti formali che di merito. andrea fiumi ©riproduzione riservata
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