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Andrea Fiumi
pacchetto-ortofloro-plus Legge di Bilancio e le novità in materia di lavoro

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la legge di bilancio, a seguito della pubblicazione in gazzetta ufficiale, è entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2023. numerose sono le disposizioni previste in materia di lavoro, famiglia e imprese per il tramite dell’introduzione di nuove misure e/o la conferma di quelle già esistenti. nei prossimi mesi, così si “vocifera”, assisteremo ad ulteriori interventi in materia di lavoro, ma per ora ci limitiamo ad analizzare alcune delle principali novità. esonero contributivo lavoro dipendente. l'esonero si applica esclusivamente sull'aliquota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti (ivs) dovuta dai lavoratori dipendenti. disposizione già in vigore nel 2022, ma rivista con la legge di bilancio 2023 che la estende anche per l’anno 2023 a tutti lavoratori del settore pubblico e privato, ad esclusione dei lavoratori domestici. la riduzione del cuneo fiscale vede però l’introduzione di una novità riguardante l’ammontare dell’esonero previsto nelle seguenti misure:. 3%, se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 1.923 euro;. 2%, se la retribuzione imponibile mensile è compresa tra 1.923 e 2.692 euro. si rimane in ogni caso in attesa delle indicazioni operative dell'inps ai fini della concreta ed effettiva operatività della misura. incentivi alle imprese in caso di assunzione. vengono confermate e aggiornate le misure di sgravio contributivo per favorire l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso l’introduzione di un esonero contributivo per nuove assunzioni, con decorrenza 2023, di giovani, donne e percettori del reddito di cittadinanza. si ritiene opportuno precisare che gli incentivi in questione sono subordinati all'autorizzazione della commissione europea, per fruirne occorrerà pertanto attendere l'autorizzazione di questa e successivamente le istruzioni operative da parte dell'inps. beneficiari del reddito di cittadinanza (rdc): viene introdotto un nuovo esonero contributivo a favore dei datori di lavoro privati che nel corso del 2023 assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato beneficiari del reddito di cittadinanza. l’incentivo è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di dodici mesi e nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua. restano esclusi i rapporti di lavoro domestico;. under 36: incentivo confermato per le assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, di soggetti che non hanno compiuto il 36° anno di età e che non siano stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell'intera vita lavorativa. l’esonero è previsto nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, riparametrati e applicati su base mensile. la durata massima dell’incentivo è di trentasei mesi, elevata a quarantotto mesi per le assunzioni in una sede o unità produttiva nelle regioni abruzzo, molise, campania, basilicata, sicilia, puglia, calabria e sardegna;. donne svantaggiate: incentivo riconosciuto per le assunzioni a tempo determinato, a tempo indeterminato e per le trasformazioni a tempo indeterminato di un rapporto precedentemente agevolato, effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, di donne che si trovano in una delle seguenti condizioni: a) almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre dodici mesi;. b) di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;. c) di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un'accentuata disparità di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;. d) di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi. l’esonero, così come previsto per i precedenti, spetta nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, per un periodo massimo di dodici mesi in caso di contratto a tempo determinato e di diciotto mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato. queste sono solo alcune delle principali previsioni introdotte dalla legge di bilancio, tra le altre si ricordano la proroga del lavoro agile per lavoratori fragili, le modifiche introdotte all’assegno unico universale, le novità in materia di congedo parentale e non solo. seguiranno per questi argomenti specifici approfondimenti. andrea fiumi ©riproduzione riservata
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