Seleziona qualsiasi testo e clicca sull'icona per ascoltarlo!
Andrea Fiumi
pacchetto-ortofloro-plus Legge di Bilancio 2023. Esonero contributivo per i lavoratori dipendenti

Please publish modules in offcanvas position.

la legge di bilancio 2023 proroga i criteri di riduzione contributiva già previsti dalla precedente legge di bilancio che prevedeva, per l’anno 2022, il riconoscimento di un esonero sulla quota ivs a carico del lavoratore dello 0,8%. il d.l. 115/2022 aveva successivamente aumentato lo sgravio di 1,2 punti percentuali, portandolo al 2% per gli ultimi 6 mesi del 2022, quindi in relazione al periodo di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022. il nuovo testo pubblicato in gazzetta ufficiale prevede l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore (quota ivs) di cui all’art. 1 comma 121 della l. 234/2021 anche per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 nella misura del 2% e del 3%, a seconda dell’ammontare dell’imponibile previdenziale. in presenza di un reddito imponibile previdenziale, parametrato su base mensile per tredici mensilità:. inferiore a 2.692 euro (annuali 34.996 euro), la misura dell’esonero è pari al 2%;. fino a 1.923 euro (annuali 24.996 euro), la misura dell’esonero sale al 3%. la manovra fornisce, così, continuità al precedente indirizzo, non solo confermando l’esonero in questione nella misura del 2%, ma portandolo al 3% per i redditi più bassi. esempi pratici. considerato che, sulla generalità dei lavoratori dipendenti, grava una quota ivs pari al 9,19% (8,84% per l’agricoltura), l’aliquota applicabile per il solo anno 2023 risulterebbe essere pari a:. 7,19% in caso di retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, superiore a 1.923 euro ma non eccedente l’importo mensile di 2.692 euro maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima;. 6,19% in caso di retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, inferiore a 1.923 euro, importo maggiorato, anche in questo caso, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. su base annua, il risparmio per i redditi sino a 15.000 euro è di circa 450 euro, per raggiungere i 680 euro circa per i redditi complessivi di 35.000 euro. in attesa dei consueti chiarimenti da parte dell’inps, dovranno considerarsi valevoli le indicazioni già fornite con la circolare n. 43/2022. in particolare, beneficiari dello sconto sono tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, inclusi i rapporti di apprendistato, ma esclusi i lavoratori domestici. concludendo, è opportuno precisare che l’esonero non costituisce un incentivo all’occupazione; conseguentemente, non vedendosi integrata la fattispecie di aiuti di stato, il diritto alla fruizione dell’agevolazione non risulta subordinato al possesso del durc da parte del datore di lavoro. andrea fiumi ©riproduzione riservata
Chiudi lettore contestuale