Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
A seguito dell’alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna, ENPAIA è intervenuta con diverse misure per aiutare imprese e lavoratori colpiti da questo evento atmosferico a fronteggiare le spese impreviste causate da situazioni oggettivamente drammatiche che, come sappiamo, rischiano di mettere in ginocchio un settore di fondamentale importanza per l’economia del nostro Paese.
Proprio per questo motivo, dapprima ENPAIA è intervenuta con la sospensione dei termini dei versamenti dei contributi previdenziali che ricadono nel periodo compreso dal 1° maggio 2023 al 25 ottobre 2023, per i soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano sede legale o sede operativa nel territorio dei Comuni indicati nell’allegato del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 maggio 2023.
La ripresa dei versamenti è fissata al 25 novembre 2023 in unica soluzione o in un massimo di otto rate mensili. Nel caso di pagamento rateale è necessario presentare domanda entro il 31 luglio 2023.
Fino al 25 ottobre, l’Ente ha sospeso anche nuove azioni legali giudiziale o extragiudiziali, per il recupero dei crediti previdenziali (salvo quelle indifferibili per evitare decadenze e prescrizioni). Inoltre, i termini di pagamento, con scadenza nel periodo di sospensione (1/5/23 - 25/10/23) dei piani di rateizzazione in atto sono posticipati alla fine di tale periodo, con slittamento di tutte le successive rate dei piani di rateizzazione.
È stato anche confermato che le sospensioni dei termini per i versamenti non impediscono il rilascio del certificato di regolarità contributiva.
Successivamente, con un comunicato del 15 giugno, l’ENPAIA ha reso noto di aver introdotto nuove misure di sostegno per i lavoratori colpiti dagli eventi alluvionali che si sono verificati in alcuni territori dell’Emilia-Romagna, delle Marche e della Toscana nel corso del mese di maggio 2023.
La Fondazione, infatti, ha stanziato 10 milioni di euro per concedere l’anticipazione del 50% del TFR ai lavoratori dipendenti.
I lavoratori iscritti interessati sono quelli residenti o proprietari di immobili in uno dei Comuni colpiti dalle alluvioni di cui all’Allegato 1 del D.L. 61/2023, nonché i lavoratori delle aziende ricadenti negli ulteriori Comuni che dovessero essere in futuro individuati dal Legislatore.
In particolare, i territori interessati sono quelli delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e di Forlì-Cesena; quelli della provincia di Rimini (a partire dal 16 maggio 2023); e quelli dei Comuni colpiti dalle alluvioni che dal 15 al 17 maggio hanno inondato nelle Marche i territori di Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro, Urbino, Fiorenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e il Comune di Londa (della città metropolitana di Firenze); nonché i lavoratori delle aziende ricadenti negli ulteriori Comuni che dovessero essere in futuro individuati dal Legislatore.
I lavoratori che risultano residenti o proprietari di immobili nei comuni indicati possono richiedere un’anticipazione sul TFR pari al 50% dello stesso maturato alla data della richiesta.
La richiesta andrà effettuata entro il 31 ottobre 2023.