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Redazione
pacchetto-ortofloro-plus Lavoro e fattori climatici: il Consiglio dei Ministri interviene sugli ammortizzatori sociali per renderli più flessibili

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il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge al fine di fornire soluzioni lavorative sostenibili in risposta alle eccezionali ondate di calore che hanno colpito l'italia dal mese di luglio. questo provvedimento prevede una serie di disposizioni mirate al settore edilizio e agricolo, con l'obiettivo di sostenere le imprese durante periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa causati da eventi climatici estremi. cassa integrazione per il settore edilizio. secondo quanto stabilito nell'art. 1 della bozza del decreto, per il periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2023, le eccezionali ondate di calore (definite “eone”) non verranno computate nel massimale di settimane per la cassa integrazione guadagni ordinaria (cigo), che è attualmente fissato a 52 settimane. ciò consentirà alle imprese industriali e artigiane del settore edilizio e di quelli affini di utilizzare l'ammortizzatore sociale in modo più consistente, quando si trovano a dover sospendere o ridurre l'attività lavorativa a causa delle elevate temperature. cassa integrazione per il settore agricolo. l'art. 2 del decreto prevede una cassa integrazione speciale per gli operai agricoli (cisoa) in caso di intemperie stagionali fino al 31 dicembre 2023. in situazioni in cui l'attività lavorativa viene ridotta fino alla metà dell'orario giornaliero contrattualmente previsto, sarà possibile ricorrere a questa forma di sostegno al reddito, in conformità con l'art. 8 della l. 457/72. sterilizzazione dei periodi di cisoa. il comma 2 dell'art. 2 prevede che i periodi di cisoa fruiti per sospensione o riduzione dell'attività lavorativa a causa di intemperie stagionali non vengano conteggiati nel limite di 90 giornate annue. questi periodi saranno considerati equivalenti ai periodi lavorativi ai fini del requisito delle 181 giornate di effettivo lavoro. linee guida per la salute e sicurezza dei lavoratori. il decreto affida ai ministeri del lavoro e della salute il compito di promuovere intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l'adozione di linee guida e procedure concordate riguardanti la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori esposti alle emergenze climatiche. già sono stati predisposti vademecum e bozze di protocollo condiviso. rafforzamento delle attività ispettive. il decreto prevede anche un rafforzamento dell'attività ispettiva e amministrativa del ministero del lavoro e dell'ispettorato nazionale del lavoro. ciò mira a garantire un presidio e un controllo più efficace sull'uso corretto degli strumenti di sostegno al reddito in caso di eventi climatici emergenziali. redazione ©riproduzione riservata
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