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I costi amministrativi annuali totali della PAC nell’UE sono stimati tra gli 1,7 e 1,9 miliardi di euro, corrispondenti al 3-3,3% del bilancio della PAC, a livello UE.
Per l'UE, il costo medio annuo del SIGC (Sistema Integrato di Gestione e Controllo) è stimato a 10 euro/ha di superficie agricola utilizzata, con un intervallo che varia tra gli Stati membri da 2 a 200 euro/ha.
Questi dati emergono da uno studio della Commissione europea sui costi, gli oneri amministrativi, l’efficacia e l’efficienza degli attuali Sistemi di gestione e controllo della PAC (in allegato).
L’onere amministrativo stimato per il campione di agricoltori corrisponde ad un costo totale medio di € 236/agricoltore per anno: i valori più alti per paese sono riscontrati in Svezia e in Italia, i più bassi in Spagna e a Malta. L'onere amministrativo medio è stimato al 2% del sostegno totale ricevuto dai beneficiari della PAC, con variazioni legate alle caratteristiche aziendali e dei beneficiari.
I controlli amministrativi rappresentano circa i due terzi dei costi di controllo, principalmente a causa del tempo speso per i controlli manuali; inoltre, sono più elevati nel secondo pilastro poiché i requisiti da controllare sono maggiori.
Automazione, digitalizzazione e nuove tecnologie per i controlli di gestione, aiutano a ridurre i costi e gli oneri amministrativi della PAC. Il sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) ed il telerilevamento hanno già mostrato ottimi risultati.
Negli Stati membri con più anni di esperienza nella Domanda Unica Geospaziale (GSAA), il sistema è considerato uno strumento utile per gli agricoltori poiché consente di risparmiare tempo rispetto a un sistema cartaceo, ma il pieno vantaggio del GSAA non è ancora visibile per gli SM che lo hanno introdotto da pochi anni.
La nuova PAC introduce una politica maggiormente basata sui risultati ed il controllo non sarà basato sui “comportamenti”, ma sui “risultati”; questo cambiamento avrà rilevanti implicazioni per i futuri costi di gestione e controllo delle spese.
La Commissione indica tre raccomandazioni per il futuro: