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Da oltre 60 anni, il Fondo Sociale Europeo è lo strumento dell’Unione Europea che investe sulle persone per supportare la crescita economica e sociale tramite lo sviluppo del capitale umano.
È uno strumento in continua evoluzione, che ad ogni nuova programmazione si rinnova, alla luce delle evoluzioni del mercato del lavoro, della società, degli scenari economici e sociali.
Fa parte dei cosiddetti fondi strutturali che finanziano la politica di coesione, ovvero la politica che mira a ridurre il divario di crescita fra le diverse regioni e il ritardo delle regioni meno favorite, oltre che la coesione economica, sociale e territoriale.
Recentemente, l’Unione Europea ha emanato la proposta del nuovo Regolamento del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2021-2027 denominato FSE+ (plus), che accorperà il vecchio programma del FSE, l’Iniziativa per l’Occupazione Giovanile (YEI), il Fondo di Aiuto Europeo agli Indigenti (FEAD), il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EASI) e il Programma UE per la Salute. Il FSE+ giocherà un ruolo essenziale nella futura programmazione del Quadro Finanziario Pluriennale: trasformerà cioè i princìpi del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali in iniziative e misure concrete per i cittadini europei, con programmi e obiettivi specifici nei settori di intervento dell'occupazione, dell'istruzione, della mobilità, dell'inclusione sociale, dell'eliminazione della povertà e della salute.
Il FSE+ investirà in 3 settori principali:
Il FSE+ (plus) interessa il settore agroalimentare. Può essere utilizzato dalle imprese per la formazione dei dipendenti. Inoltre, il Fondo di Aiuto Europeo agli Indigenti (FEAD) distribuisce prodotti alimentari ai bisognosi, tramite bandi AGEA.
Questi, in sintesi, i punti chiave e le novità della proposta di Regolamento, emendata dal Parlamento europeo e oggetto dei negoziati con gli Stati membri:
Per approfondimenti: https://ec.europa.eu/regional_policy/it/2021_2027/