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L’accesso alla Riserva Nazionale, per gli agricoltori che operano in superfici collocate in zone montane (fattispecie C) e svantaggiate (fattispecie D), è consentito anche nel 2020 (Circolare AGEA n. 96517 del 17 dicembre 2019).
Più precisamente, il Reg. 1307/2013 (art. 30, par. 7) stabilisce che gli Stati membri possono utilizzare la Riserva Nazionale:
La normativa nazionale (Decreto Ministeriale n. 5465 del 7 giugno 2018) prevede che le domande delle fattispecie C e D vengano accolte, ma solo fino ad un limite massimo di taglio al valore dei titoli, pari all’1,5%.
In altre parole, tutti gli agricoltori che operano in zone montane (fattispecie C) e svantaggiate (fattispecie D) hanno diritto di accedere alla Riserva Nazionale, ma l’accoglimento della domanda è proporzionale alla disponibilità delle risorse (pari all’1,5% del valore complessivo nazionale di tutti i titoli).
L’art. 10, comma 9 del D.M. 7 giugno 2018 n. 5465 stabilisce che - per le fattispecie C (zone montane) e D (zone svantaggiate) - l’accesso alla Riserva Nazionale è consentito una sola volta per la medesima superficie.
Di conseguenza, una specifica superficie richiesta in aiuto e ritenuta ammissibile, che ha ricevuto l’attribuzione di titoli in una campagna, è tecnicamente “bruciata” per le campagne successive e non vi si può più chiedere l’accesso alla Riserva Nazionale. In altre parole, la stessa superficie non può più generare nuovi titoli o determinare l’incremento di quelli già detenuti dall’agricoltore, anche nel caso in cui la superficie sia stata trasferita e richiesta in aiuto da un altro soggetto.
Questo vincolo viene controllato da AGEA e, per questo, la Circolare AGEA n. 99245 del 20 dicembre 2018 istituisce l'apposizione di un vincolo sulle superfici “bruciate”.
Per le fattispecie C e D, nel 2018, il fabbisogno complessivo risultante dalle istruttorie eseguite è pari ad € 312.413.125,95 ma le risorse disponibili, reperite applicando quanto previsto dall’art. 10, comma 3, del D.M. 7 giugno 2018 n. 5465 (riduzione lineare del valore dei titoli a livello nazionale nel limite massimo dell’1,5%), sono pari ad € 32.566.006,14 (Circolare AGEA n. 50074 del 6 giugno 2019).
Pertanto, viste le limitate risorse disponibili rispetto al fabbisogno complessivo, ciascun agricoltore ha ricevuto l’attribuzione dei titoli in misura pari al 10,42% di quanto richiesto. Ma quasi tutte le particelle sono state “bruciate”.
Pertanto, nel 2020, le superfici libere dal vincolo sono poche e potranno beneficiare interamente della Riserva Nazionale. Quindi, è probabile che nel 2020 le risorse siano sufficienti per accogliere il 100% delle richieste, ma solo per le poche particelle “non bruciate”.
I CAA non sono a conoscenza delle particelle “bruciate”, quindi dovranno continuare a presentare la richiesta di accesso alla Riserva Nazionale per la fattispecie C e D; poi AGEA effettuerà il controllo, escludendo le richieste sulle particelle “bruciate”.
Angelo Frascarelli