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Il Commissario UE all’agricoltura Janusz Wojciechowski, in una lettera indirizzata agli Stati membri, ha comunicato che l’agricoltura italiana potrà riprogrammare e utilizzare fino a 1,2 miliardi dei fondi UE per lo sviluppo rurale.
Tali fondi si rendono disponibili per attenuare l’impatto economico determinato dalla pandemia da Coronavirus.
I fondi destinati all’Italia si andranno ad aggiungere ai 5,3 miliardi di euro dei fondi FESR e FSE per i quali l’Unione Europea aveva già concesso una maggiore flessibilità nelle scorse settimane.
Il Commissario all’agricoltura indica che i Piani di Sviluppo Rurale potranno finanziare investimenti per favorire la vendita diretta e la consegna a domicilio di prodotti essenziali, come i prodotti alimentari ed i medicinali.
Inoltre, i fondi potranno essere utilizzati per la trasformazione, la commercializzazione o l’imballaggio di alimenti, al fine di ripristinare i livelli potenziali di produzione agricola.
Si potranno valutare investimenti anche per la realizzazione di servizi e infrastrutture sanitarie mobili nelle aree rurali.
La prossima settimana, il Parlamento Europeo dovrà votare una risoluzione per aiutare le imprese a superare la crisi, favorendo la libera circolazione dei lavoratori agricoli.
Tra i provvedimenti che si discuteranno vi è quello degli aiuti all’ammasso privato, interventi per gli allevatori e le cooperative.
Anche il settore florovivaistico, fortemente provato dalla crisi, ha richiesto alla UE un intervento urgente per fornire liquidità ed aiuti per il settore.