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pacchetto-ortofloro-plus Recovery fund: destinati all’Italia 209 miliardi ma penalizzati gli aiuti allo sviluppo rurale

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l’accordo per il piano di rilancio dell’economia europea prevede lo stanziamento di 750 miliardi di euro. tale dotazione sarà a disposizione del nuovo strumento temporaneo per la ripresa “next generation eu”, orientato al sostegno degli stati per gli sforzi profusi per riprendersi dalla crisi, superarne gli effetti e riemergere più forti. si prevedono inoltre misure per stimolare gli investimenti privati e sostenere le imprese in difficoltà, nonché per rafforzare i programmi strategici dell'ue, per trarre insegnamento dalla crisi e rendere il mercato unico più forte e più resiliente e accelerare la duplice transizione verde e digitale. le risorse destinate al nostro paese ammontano complessivamente a 209 miliardi di euro, 82 dei quali a fondo perduto e 127 in prestiti. per l’agricoltura, le risorse finanziarie previste nel bilancio europeo, destinate ai fondi supplementari riservati allo sviluppo rurale nell’ambito del piano di rilancio dell’economia, rispetto alla precedente bozza, vedono un ridimensionamento. complessivamente, la riduzione dei fondi per tale sostegno ammonta a poco meno di 9 miliardi di euro. restano invece sostanzialmente immutate le risorse destinate alla pac, ove le risorse per i pagamenti diretti e per le misure di mercato prevedono, per il periodo 2021/2027, una dotazione di oltre 258 miliardi di euro. per il secondo pilastro, ai programmi di sviluppo rurale saranno destinati circa 77 miliardi. sarà inoltre costituito un fondo di 7,5 miliardi di euro per le ricadute sociali della transazione ecologica prevista dalla nuova politica agricola comunitaria. l’italia mantiene la dotazione aggiuntiva di 500 milioni di euro legata ai piani di convergenza. in merito al primo pilastro pac, è confermata la cosiddetta “convergenza esterna” per livellare gli importi dei pagamenti diretti, corrisposti agli agricoltori nei diversi paesi dell’unione, con l’obiettivo che in tutti i paesi della ue si raggiungano almeno 200 euro per ettaro nel 2022 e almeno 215 euro per ettaro entro il 2027. per le aziende di grandi dimensioni è previsto un livellamento, su base volontaria, dei pagamenti diretti a 100.000 euro, con la possibilità di escludere da tale importo i costi sostenuti per il lavoro. a livello nazionale sarà possibile il trasferimento di fondi tra i due pilastri della pac, fino ad un massimo del 25% delle rispettive dotazioni. tra le misure condivise vi è la costituzione di una riserva di crisi di 450 milioni a prezzi correnti, per far fronte agli sbalzi di mercato. tale riserva è prevista dal 2021 al 2027. ©riproduzione riservata
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