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Lo scorso 16 settembre 2020, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, nel Discorso sullo stato dell'Unione, ha presentato la sua visione dell'Europa a seguito dell’impatto socioeconomico portato dalla pandemia da COVID-19.
Il documento non tratta nello specifico di agricoltura, se non quando viene citata l'agricoltura di precisione.
Il documento indica quali sono le priorità sulle quali l’Unione Europea punterà nel prossimo periodo: gestione della crisi sanitaria e rafforzamento dei sistemi sanitari, ricerca, Green Deal, economia circolare, salario minimo, euro, idrogeno, infrastrutture digitali, tecnologie verdi, tassazione digitale, politica estera.
Lo strumento con cui l’Europa intende realizzare il cambiamento di rotta è rappresentato dal NextGenerationEU. Infatti, le iniziative che saranno attuate per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia, dovranno essere orientate ad un cambiamento dell'Europa, nell’ottica di obiettivi richiesti e condivisi della propria popolazione.
Dal discorso presentato dal Presidente, al fine di consentire all'Europa di diventare verde, digitale e più resiliente, la Commissione Europea si concentrerà sui seguenti aspetti:
Per quanto riguarda il Green Deal europeo, la missione è quella di diventare il primo continente a impatto zero entro il 2050. Per tale ragione, si propone di agire meglio per promuovere attività ed iniziative virtuose per l’ambiente e di farlo in modo più rapido.
Viene quindi proposto l’obiettivo della riduzione delle emissioni al 55% entro il 2030.
Nel discorso viene evidenziato come le emissioni, dal 1990, siano diminuite del 25% e, in parallelo, l’economia sia cresciuta di oltre il 60%.
Oggi, la disponibilità di nuove tecnologie agevola la transizione ad un’economia rispettosa dell’ambiente, pertanto gli obiettivi ambiziosi che l’Europa si è data sono effettivamente realizzabili.
La transizione promossa e sostenuta dall’Unione Europea consentirà di costruire un mondo più forte in cui vivere, sia dal punto di vista ambientale che economico e sociale.
Nelle attività produttive e nei trasporti, l’esigenza di energia, oggi derivante massicciamente dal carbonio, dovrà essere sostituita dall’idrogeno e dall’energia elettrica.