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Rimandandovi alla lettura dell’articolo pubblicato sulla nostra Rivista n. 08-09 del mese di settembre 2021, ove sono state analizzate le caratteristiche tecniche/operative della misura in commento, e considerata la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 252 del 27 ottobre 2022) del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 20 luglio 2022 che ripercorre le peculiarità dell’agevolazione finanziaria volta a favorire i giovani e le donne che operano in agricoltura, in agroindustria e nel commercio di prodotti agricoli, nella presente informativa vi proponiamo un breve reminder dell’intervento finanziario.
Per potere presentare domanda, in modo telematico utilizzando l’apposito portale messo a disposizione da ISMEA (www.ismea.it), le micro, piccole e medie imprese, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attività agricola, ai sensi dell'art. 2135, Codice Civile, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, dovranno rispettare i seguenti requisiti:
Risultano qualificate, come soggetti beneficiari, anche le micro, piccole e medie imprese che, in possesso dei requisiti più sopra riportati, presentino, senza alcun subentro, progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e che siano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Le agevolazioni possono essere concesse nel rispetto di particolari parametri valutativi ed entro determinati prestabiliti massimali d’intervento.
Sono previsti interventi finanziari che possono prevedere congiuntamente mutui agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 35% delle spese ritenute ammissibili.
I finanziamenti, che comprenderanno un periodo di preammortamento e saranno concessi per un importo non superiore al 60% delle spese ritenute ammissibili, avranno una durata variabile compresa tra i cinque ed i quindici anni e tale durata sarà stabilita in sede di istruttoria da parte di ISMEA, tenendo nella dovuta considerazione l’ammortamento medio dell’investimento ammesso e le caratteristiche del progetto.
Parimenti il contributo a fondo perduto sarà determinato in tale sede e non potrà mai risultare superiore al 35% delle spese ritenute ammissibili.
I progetti finanziati non potranno prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa, e dovranno perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: