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Lo scorso 21 febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto MASAF 28 dicembre 2022, con il quale, di concerto con il Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero della Salute, sono state definite le norme relative all’applicazione in ambito nazionale, a partire dal 1° gennaio 2023, della condizionalità sociale contenuta nel Piano Strategico Nazionale della PAC (PSP).
Il decreto istituisce un sistema di flussi di dati riguardanti le decisioni esecutive adottate dalle Autorità competenti, relative alla legislazione sociale in materia di occupazione, a seguito dei controlli di competenza svolti nei confronti degli agricoltori e degli altri beneficiari che ricevono pagamenti diretti.
Dato che le violazioni in materia di occupazione e legislazione sociale contravvengono al requisito della condizionalità per gli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti, in caso di violazioni, gli agricoltori perderanno in tutto o in parte i pagamenti diretti.
L’art. 3 del D.M. 28 dicembre 2022 individua le Autorità competenti responsabili dell’applicazione della legislazione sociale in materia di occupazione, ossia:
Tali Autorità trasmetteranno ad AGEA Coordinamento le informazioni a loro disposizione riguardanti le violazioni rilevate nel corso degli accertamenti da esse svolti sulle imprese agricole, nell’ambito delle ordinarie attività di verifica e controllo, per quanto di rispettiva competenza istituzionale.
Successivamente, AGEA Coordinamento metterà a disposizione degli Organismi pagatori riconosciuti nel territorio nazionale, le informazioni ricevute, utili all’attuazione della condizionalità sociale, al fine di attuare il meccanismo sanzionatorio di riduzione degli aiuti PAC nei riguardi dei beneficiari a carico dei quali siano state accertate delle violazioni in via definitiva.
Inoltre, viene specificato che, tramite un successivo provvedimento che verrà adottato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, saranno esplicitate le sanzioni relative alla mancata applicazione di questo decreto, che intende promuovere l'applicazione delle direttive europee.
Il termine di sessanta giorni scadrà nella seconda metà del mese di aprile 2022 e, pertanto, il tassello mancante per la piena applicazione della disposizione dovrà essere emanato nelle prossime settimane.