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Angelo Frascarelli
Luca Palazzoni
pacchetto-ortofloro-plus Contributo a fondo perduto “Parco Agrisolare”

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il decreto ministeriale n. 211444 del 19 aprile 2023 stabilisce le direttive per l’attuazione della misura “parco agrisolare” del pnrr, tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici di imprese agricole e agroindustriali che intendono rimuovere l’amianto e aumentare l’efficienza energetica degli edifici agricoli. per gli anni che vanno dal 2022 al 2026, le risorse a disposizione per tale misura ammontano a 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del pnrr, della misura “parco agrisolare”. il sostegno è corrisposto tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale per soddisfare il proprio autoconsumo. inoltre, è consentita anche la vendita di energia elettrica nella rete, purché sia rispettato il limite di autoconsumo, ovvero di autoconsumo condiviso, annuale. gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kwp e non superiore a 1000 kwp. nel decreto vengono definiti i criteri e le modalità di erogazione delle risorse e, in particolare:. i criteri per la concessione dell’aiuto individuale ai soggetti beneficiari e la relativa entità dello stesso;. la procedura per l’ammissione all’aiuto;. i criteri di verifica e le modalità di concessione dell’aiuto. una volta conclusa la procedura di richiesta di ammissione all’aiuto, sui siti del ministero e del soggetto attuatore (gestore dei servizi energetici, gse) è pubblicato l’elenco dei soggetti beneficiari ammessi al contributo. i soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco e comunque non oltre il 30 giugno 2026. il ministero, anche per il tramite del gse, ha facoltà di effettuare controlli e ispezioni, sui singoli interventi agevolati, in ogni fase del ciclo di vita del progetto, al fine di verificare il rispetto delle condizioni per l’accesso alle agevolazioni concesse, la corretta realizzazione degli interventi secondo quanto previsto dal progetto approvato, l’assenza di doppio finanziamento ed il mantenimento in efficienza e in esercizio gli interventi per i 5 anni successivi alla data di erogazione dell’ultima agevolazione. angelo frascarelli, luca palazzoni ©riproduzione riservata
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