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Angelo Frascarelli
Luca Palazzoni
pacchetto-ortofloro-plus Chiarimenti sulle modalità di potatura biennale previste dall’ECO 3

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le superfici impegnate nell’eco 3 devono assoggettarsi a tre impegni aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dalla condizionalità, sulle superfici ammissibili:. potatura biennale delle chiome;. divieto di bruciatura in loco dei residui di potatura;. mantenimento del valore paesaggistico dell’oliveto. per quanto riguarda il primo impegno, la potatura biennale delle chiome, vanno fatte alcune precisazioni:. per potatura si intende un insieme di operazioni di taglio finalizzate a conservare le forme di allevamento a valenza ambientale che privilegiano la prevalenza dello sviluppo della vegetazione verso l’esterno della chioma, articolata in 3 o 4 branche, riducendo con percentuali superiori al 30% dell’intera chioma la vegetazione all’interno della stessa;. la potatura ha cadenza biennale per ciascuna pianta: il beneficiario è tenuto a potare, entro il biennio, il 100 % delle piante; al fine di garantire all’amministrazione l’esecuzione dei controlli finalizzati alla verifica dell’impegno biennale;. il beneficiario deve dichiarare, nel piano di coltivazione, il proprio piano di potatura;. il periodo di esecuzione della potatura è compreso tra il 1° novembre ed il 30 aprile; questo significa che, ad esempio, se il 2023 fosse il primo anno di adesione all’eco 3, l’agricoltore dovrebbe potare tutte le piante nel periodo: 1° novembre 2023-30 aprile 2024;. 1° novembre 2024-30 aprile 2025. inoltre, è bene specificare che, dato l’impegno biennale previsto dall’eco3, il beneficiario è tenuto a presentare domanda anche nel secondo anno di impegno. angelo frascarelli, luca palazzoni ©riproduzione riservata
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