Le superfici impegnate nell’ECO 3 devono assoggettarsi a tre impegni aggiuntivi, rispetto a quelli previsti dalla condizionalità, sulle superfici ammissibili:
- potatura biennale delle chiome;
- divieto di bruciatura in loco dei residui di potatura;
- mantenimento del valore paesaggistico dell’oliveto.
Per quanto riguarda il primo impegno, la potatura biennale delle chiome, vanno fatte alcune precisazioni:
- per potatura si intende un insieme di operazioni di taglio finalizzate a conservare le forme di allevamento a valenza ambientale che privilegiano la prevalenza dello sviluppo della vegetazione verso l’esterno della chioma, articolata in 3 o 4 branche, riducendo con percentuali superiori al 30% dell’intera chioma la vegetazione all’interno della stessa;
- la potatura ha cadenza biennale per ciascuna pianta: il beneficiario è tenuto a potare, entro il biennio, il 100 % delle piante; al fine di garantire all’Amministrazione l’esecuzione dei controlli finalizzati alla verifica dell’impegno biennale;
- il beneficiario deve dichiarare, nel Piano di coltivazione, il proprio piano di potatura;
- il periodo di esecuzione della potatura è compreso tra il 1° novembre ed il 30 aprile; questo significa che, ad esempio, se il 2023 fosse il primo anno di adesione all’ECO 3, l’agricoltore dovrebbe potare tutte le piante nel periodo:
- 1° novembre 2023-30 aprile 2024;
- 1° novembre 2024-30 aprile 2025.
Inoltre, è bene specificare che, dato l’impegno biennale previsto dall’ECO3, il beneficiario è tenuto a presentare domanda anche nel secondo anno di impegno.
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