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Il Parlamento europeo ha recentemente presentato una risoluzione sull'attuazione del programma UE ''Frutta, verdura e latte nelle scuole'', nell'ambito del regolamento sull'organizzazione comune dei mercati.
Tale documento, sebbene non abbia valenza giuridica, racchiude in sé un importante valore politico, che conferma le linee di indirizzo europee verso un’alimentazione più sana, più sicura e più sostenibile. L’obiettivo principale è quello di incentivare il consumo di prodotti biologici nei menù delle mense scolastiche e ridurre al minimo il consumo di prodotti agroalimentari ricchi di zuccheri, grassi, sali e dolcificanti aggiunti.
L’Unione Europea sta promuovendo da tempo un approccio integrato ed equilibrato tra alimentazione e stili di vita sani. Tuttavia, seppur gli standard di produzione alimentare europei siano tra i più alti e rigorosi al mondo, soprattutto in termini di sostenibilità, l’analisi del contesto di riferimento ci restituisce dei dati piuttosto allarmanti:
Com’è noto, l'educazione alimentare che mira alla promozione di una dieta varia, equilibrata e sana, è lo strumento necessario per stimolare abitudini di consumo sane. In effetti, risulta fondamentale e di estrema importanza sensibilizzare ed educare i bambini e i giovani su temi quali le catene alimentari locali, la stagionalità delle produzioni, i regimi di qualità agroalimentare (es. agricoltura biologica), le diete sane, varie ed equilibrate, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici, il benessere degli animali e la sostenibilità delle produzioni alimentari.
Diversi studi hanno dimostrato come il consumo di frutta e verdura fresca, nell'ambito di una dieta equilibrata, riduca il rischio di malattie potenzialmente letali e contribuisca a mitigare l'impatto ambientale dei sistemi alimentari. Tuttavia, il livello di consumo di frutta e verdura tra i bambini e i giovani non è soddisfacente in UE ed emerge una differenza notevole tra i diversi Stati membri.
Il Parlamento europeo rappresenta come il programma UE "Frutta, verdura e latte nelle scuole" dovrebbe essere migliorato in alcuni aspetti e comunicato meglio per raggiungere un maggior numero di partecipanti. In molti casi, l'ammontare dei finanziamenti europei che gli Stati membri ricevono è insufficiente per raggiungere i target in tutta Europa. A tal proposito, lo stesso Parlamento invita la Commissione e gli Stati membri a cooperare in vista della prossima revisione del programma scolastico, al fine di valutare le differenti prestazioni nazionali, le cause che stanno alla base di tale disomogeneità e fornire orientamenti puntuali basati sulle migliori pratiche degli Stati membri più virtuosi.
Tramite tale risoluzione, il Parlamento europeo invita di fatto la Commissione ad aumentare il bilancio totale del programma scolastico per frutta, verdura, latte e prodotti lattiero-caseari e a prendere in considerazione un'equa ridistribuzione tra i partecipanti al programma, in modo da riassegnare gli importi non utilizzati da alcuni Stati membri ad altri più virtuosi in termini di avanzamento di spesa. Inoltre, viene suggerito alla Commissione di valutare periodicamente la possibilità di aumentare gradualmente il bilancio, visti i benefici che esso apporta alla società nel suo complesso.
Tramite tale relazione viene sottolineato come i prodotti destinati alle mense scolastiche dovrebbero essere originari dell'Unione Europea ed essenzialmente non trasformati, preferibilmente biologici e, se possibile, con indicazioni di qualità europee; in tal senso, incoraggia l’utilizzo di almeno il 25% di prodotti biologici all'interno del programma scolastico dell'UE.
Il Parlamento europeo esorta la Commissione e gli Stati membri a ridurre la burocrazia generata dall’attuazione del programma, a snellire le procedure di appalto, e a estendere i tempi di esecuzione dei contratti, riducendo l'onere amministrativo associato al controllo.
Infine, la Commissione viene invitata a sviluppare una strategia rafforzata e condivisa di comunicazione e pubblicità, al fine di incentivare l'adesione al programma da parte di un numero ancora più elevato di scuole, in particolare tra gli Stati membri con bassi tassi di partecipazione.
[1] Organizzazione Mondiale della Sanità, "WHO European Regional Obesity Report 2022", Copenhagen: Ufficio Regionale dell'OMS per l'Europa, 2022.
[2] Eurostat, "Over half of adults in the EU are overweight", 21 giugno 2021.